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Legambiente a Solinas: “No alla dorsale per il metano e al carbone”

metanodotto

Sono due le principali richieste avanzate da Legambiente al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas in un incontro svoltosi questa mattina.

Legambiente ha presentato un documento frutto dell’ultima conferenza dell’associazione ambientalista. I punti salienti riguardano la dorsale del metano e il rinvio del phase out del carbone al 2030.

«La Sardegna registra un livello di emissioni molto elevato che negli ultimi anni si attesta sui 15 milioni di tonnellate annue che secondo gli accordi internazionali dovranno azzerarsi nel 2050 – spiega Legambiente -. La prospettiva della decarbonizzazione impone un programma innovativo che investe in primis le scelte energetiche del passato ed in generale il modello di sviluppo della Sardegna. Ecco perché Legambiente rivolge un appello alla Regione per accelerare la transizione climatica e sociale, con un progetto che indirizzi le risorse della nuova programmazione UE per le comunità interessate al phase-out del carbone e per creare lavoro attraverso investimenti in riconversione delle zone industriali inquinanti, rinnovabili, efficienza del settore edilizio e sistemi di accumulo idraulico ed elettrico».

«È il momento di aprire una discussione sul futuro della Sardegna in un contesto che aprirà importanti opportunità che non devono essere sprecate – spiegano ancora Annalisa Columbu e Vincenzo Tiana, rispettivamente presidente regionale e membro del comitato scientifico di Legambiente -. La Sardegna può oggi puntare sulle rinnovabili per prodursi l’energia di cui ha bisogno, accumularla e scambiarla con vantaggi economici e occupazionali diffusi. E può costruire una transizione per le aree delle centrali a carbone e della riconversione energetica attraverso le risorse messe a disposizione dalla nuova programmazione europea 2021-2027 che può permettere di mettere in campo fino a 2 miliardi di Euro di risorse per queste aree. È una occasione che non dobbiamo sprecare continuando a guardare a proposte superate dalle innovazioni tecnologiche e dai veri e propri allarmi che arrivano dagli scienziati dell’IPCC sui destini del pianeta».

Legambiente chiede poi chiaramente e con forza «l’abbandono del progetto di dorsale del metano, già tentata nel 1996 e nel 2005, ma utilizzare il metano nelle reti di GNL esistenti nelle principali aree urbane e industriali quale fonte per favorire la transizione dopo il phase-out e integrare la produzione da biometano».

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