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Arresto Alberto Scanu: l’ex ad di Sogaer si avvale della facoltà di non rispondere

Alberto Scanu

Foto da FB

L’ex amministratore delegato di Sogaer si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande rivoltegli dal Gip Giampaolo Casula, recatosi al carcere di Uta per interrogarlo dopo l’arresto con l’accusa di bancarotta avvenuto sabato mattina. 

L’Ansa riporta le parole del suo legale, l’avvocato Rodolfo Meloni: «Il mio assistito non conosce gli atti. Sono 12.280 che lui non ha letto e che risalgono anche a 14 o 15 anni fa, tutti raccolti dalla Procura in quattro anni di indagini. Li abbiamo appena ritirati. Una volta letto il materiale, Scanu potrà dare tutti i chiarimenti necessari».

L’ex numero uno di Confindustria è accusato insieme agli altri 12 indagati, tra cui i 3 arrestati (ai domiciliari), la sorella Laura Scanu, il commercialista Giovanni Pinna e Giovanni Pievani, di aver svuotato i conti di una decina di società, molte delle quali nel ramo sanitario, per poi farle fallire. Secondo la tesi del Gip l’ex dirigente Sogaer avrebbe agito protetto da una fitta rete, tra cui ci sarebbero anche delle banche, molto tolleranti e poco trasparenti nell’aiutarlo, nonostante i problemi delle società coinvolte. 

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