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Capo Frasca: in migliaia a manifestare per dire basta alle servitù militari in Sardegna

Foto dalla pagina FB A Foras - Contra a s'ocupatzione militare de sa Sardigna

In migliaia a Capo Frasca contro servitù, basi ed esercitazioni militari in Sardegna. Il popolo antimilitarista sotto il coordinamento di A Foras (quarantadue movimenti organizzatori più ventuno adesioni) si è ritrovato Sant’Antonio di Santadi per poi mettersi in marcia verso il poligono di Capo Frasca. Decine di pullman sono arrivati da tutta la regione, ma moltissimi si sono mossi con i mezzi privati. Al punto di incontro centinaia di bandiere, soprattutto con i Quattro mori e con l’arcobaleno della pace.

Foto dalla pagina FB A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna

Non solo prospettive per il futuro dell’Isola, ma delle richieste ben precise: «Le esercitazioni militari devono essere fermate subito, le basi e i poligoni devono essere dismessi e bonificati, per essere restituiti alle comunità sarde che finalmente possano utilizzare quelle terre per il loro sviluppo e i danni provocati in questi decenni devono essere quantificati e risarciti» hanno dichiarato gli organizzatori.

Una battaglia per la Sardegna insieme ad altre battaglie: quella di Fridays for future per l’emergenza clima, le bandiere della Palestina e gli attestati di solidarietà ai curdi. Il corteo è arrivato davanti a Capo Frasca, a trecento metri dalle reti della base militare, e al microfono si sono susseguiti gli interventi con le testimonianze delle popolazioni che devono convivere con i poligoni.

La manifestazione si è svolta senza tensioni fino al tardo pomeriggio, quando un gruppo di manifestanti si è fronteggiato con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa.  E prosegue: «Con musica, poesia, performance teatrali, balli: una vera e propria festa, aperta a tutti coloro che vogliono partecipare, dai bambini ai nonni» aggiunge Bettina Pitzurra, una delle portavoce della piattaforma organizzativa della Manifestada contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna.

«Quarantadue gruppi organizzatori, altre ventuno adesioni, un manifesto firmato da importanti intellettuali, sardi e non solo, a cui si sono aggiunte altre svariate centinaia di firme: quella di oggi, 12 ottobre, a Capo Frasca è una manifestazione larga e aperta, che vuole rappresentare ampi settori del popolo sardo» spiega Luisi Caria, altro portavoce della Manifestada contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna.

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