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Vittime della strada: in Italia l’indice di mortalità più alto spetta al Sud Sardegna

Un incidente

Le statistiche provinciali sono state elaborate da ACI e Istat e sono relative al 2018. Alla nostra Isola spetta la maglia nera per l’indice di mortalità più alto. Nel 2018, sulle strade italiane, si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. Rispettivamente 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti, in media, ogni giorno.

Le statistiche provinciali elaborate da ACI e Istat, indicano Genova “maglia nera” nella triste classifica delle morti su strada (+37 vittime, a causa del crollo del Ponte Morandi). Seguono Bari, con 24 morti in più, Brescia (+22), Messina (+19), Chieti (+15) e Vercelli (+13). Bene per Modena e Foggia (-18), Cuneo e Trapani (-16). Obiettivo europeo 2020 raggiunto a: Agrigento, Barletta-Andria-Trani, L’Aquila, Campobasso, Taranto e Terni.

Come già preannunciato l’indice di mortalità più alto spetta a noi: Sud Sardegna (6,5 morti per 100 incidenti), Vibo Valentia (6,2), Vercelli (6), Benevento (5,3) e Catanzaro (5,1) sono le province in cui l’indice di mortalità è risultato più elevato (in media 1,9 morti ogni 100 incidenti). In altre 12 province (Aosta, Sondrio, Rieti, Frosinone, Chieti, Caserta, Foggia, Potenza, Matera, Cosenza, Crotone, Enna) l’indice supera il valore di 4 morti ogni 100 incidenti, risultando (oltre Oristano), più che doppio rispetto alla media nazionale.

Milano, Monza, Rimini e Ascoli-Piceno, invece, sono le province in cui gli incidenti sono meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, risulta inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti.

Mentre nel nostro Paese, rispetto al 2010, il numero dei decessi per incidente stradale è diminuito, in media, solo del 19%, Agrigento è tra le pochissime province italiane che hanno già raggiunto l’obiettivo EU di ridurre del 50%, entro il 2020, i morti per incidente stradale. Agrigento ha fatto registrare, ad oggi, un calo del 78%. Le altre province che hanno raggiunto questo importante obiettivo sono: Barletta-Andria-Trani (-66%), L’Aquila e Campobasso (-52%), Taranto (-51%) e Terni (-50%).

 

 

 

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