Tutto nasce da un report stilato dall‘Organizzazione mondiale del commercio, secondo cui si stima che solo verso la Spagna (Canarie, Baleari, Costa del Sol in particolare) 600mila persone si muoveranno dal Nord Europa. Sulla base di questi dati, come afferma Ansa, Portale Sardegna pensa che anche la nostra isola si candida a diventare terra turistica per lunghi soggiorni.
Il viaggiatore tipo ha un età compresa fra i 65 e i 75 anni, risiede in aree metropolitane dei paesi freddi del Nord Europa, possiede un livello economico e di istruzione medio alto e alto, e pratica lo “SnowBird Tourism”, ovvero soggiorni lunghi in paesi caldi, quando nel proprio paese fa molto freddo. Un turismo fuori stagione, dunque, che merita grande attenzione.
Per questo Portale Sardegna, compagnia che si occupa di turismo isolano, ha organizzato un soggiorno “educational” di quattro giorni nell’Isola rivolto a tour operator, provenienti dal nord Europa. Il progetto di chiama “Cittadino sardo per un mese”, un modo per far conoscere la Sardegna, e le opportunità di soggiorni lunghi al caldo per turisti benestanti. Questo aprirebbe nuovi scenari per il tanto auspicato turismo destagionalizzato. Galtellì, Posada e Dorgali saranno i paesi pilota, per testare la fattibilità di progetti di questo tipo, che coinvolgendo anche operatori della ristorazione, artigiani, associazioni, proloco e proprietari di case, offrirebbe anche a tutto l’indotto nuove possibilità occupazionali.