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Marco Carta a processo non si presenta in aula. I legali: “Questa vicenda è un incubo per lui”

foto Ansa

Imputato con l’accusa di furto, Marco Carta non si è presentato alla prima udienza al processo milanese tenutasi ieri. Il cantante sardo, arrestato il 31 maggio accusato di un furto di magliette alla Rinascente di Milano, ha deciso di non essere presente in aula perché, spiegano i suoi legali, «Questa vicenda gli ha causato molti problemi, per lui è stato un incubo, uno tsunami, come per tutti quelli che vengono coinvolti in vicende giudiziarie».

Gli avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta sono convinti che le immagini delle telecamere dello grande magazzino milanese provino la sua innocenza. Carta era stato arrestato ma il suo arresto non venne convalidato e, in attesa dell’acquisizione dei video delle telecamere, i suoi legali avevano chiesto il rito abbreviato.

Accanto alle immagini delle telecamere, saranno decisive anche le nuove testimonianze raccolte dalla Procura che, secondo la difesa di Carta, dimostreranno la sua estraneità al furto del quale è accusato insieme all’amica Fabiana Muscas.  Per il cantante, la richiesta del rito abbreviato era condizionata all’acquisizione dei filmati delle telecamere di sicurezza. Secondo i legali di Carta, infatti, le immagini e anche le ultime testimonianze raccolte dimostrano l’innocenza del cantante: «Le immagini sono il più solido dei nostri argomenti e lo diremo al giudice”, hanno spiegato, aggiungendo: “Siamo soddisfatti anche delle testimonianze».

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