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Sestu, dietro l’ex ripetitore Rai rifiuti abbandonati. La rabbia dei Barracelli: “Chiamarli caddozzi è davvero poco”

Discarica abusiva di rifiuti a Sestu

Discarica abusiva di rifiuti a Sestu. Nel riquadro Antonio Fadda, capitano dei Barracelli

Sembra stia diventando una moda o forse sono semplicemente abitudini che nell’era del web trovano più risalto. Da nord a sud dell’isola abbandonare i rifiuti per strada pare sia diventato lo sport preferito degli incivili.

Non c’è strada in città e nell’hinterland cagliaritano che non abbia il suo sacchetto ricordo. Una vera emergenza la definisce qualcuno, la mancanza di controlli qualcun altro. Di certo c’è che qualcuno non rispetta la propria terra perché non la ama, ma in questo modo non rispetta neanche se stesso. Da diverso tempo a Sestu, la località Is Coras, vicino all’ex ripetitore Rai, dietro il quartiere Cortexandra è diventata la discarica di chi non vuole prendersi la briga di fare la racconta differenziata e non vuole smaltire correttamente gli ingombranti.

Esplode sui social la rabbia di Antonio Fadda, capitano della compagnia barracellare locale, per l’ennesima segnalazione: «Chiamarli vandali, super-cafoni o “caddozzi” è davvero troppo poco. Questi individui, ovvero mani spesso anonime, si chiamano assassini, proprio come i piromani, che agiscono nel più totale silenzio e creano un disastro per la collettività. Credetemi come cittadino prima e come Comandante della compagnia barracellare poi, tutto questo fa male al cuore, fa male alle casse comunali per l’adempimento delle bonifiche ambientali. Assassini, noi continueremo a pattugliare e sorvegliare ancora di più e auspichiamo quanto prima l’arrivo delle telecamere e delle foto-trappole per punire questi esseri viventi insensibili».

Francesca Melis Boi

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