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Povertà in Sardegna. Quasi un minore su due a rischio

Bambini in un centro di assistenza Foto Riccardo Venturi

Abbandono scolastico e povertà sono le due piaghe che si abbattono sui minori sardi. Nell’Isola infatti, che conta 230.488 minori, il 14% della popolazione, con un 3,3% di minori stranieri, il 18,1% dei giovani tra i 18 e 14 anni ha conseguito solo la licenza media, contro il 13,8% della media nazionale e il 33,3% è in condizione di povertà relativa, rispetto al 21,5% del resto d’Italia.

I numeri sono stati diffusi ieri a Oristano dall’Unicef in occasione di un seminario regionale di formazione rivolto ad oltre cento volontari arrivati da tutta la Sardegna.

«Dietro queste percentuali – ha spiegato all’ANSA il presidente di Unicef Italia Francesco Samengo – si nascondono storie di emarginazione, indifferenza, disperazione sociale su cui occorre riflettere per poter immaginare il tipo di impegno che dobbiamo assumere in futuro. Per questo riteniamo fondamentale chiamare a raccolta tutte le realtà coinvolte e costruire alleanze per migliorare la vita dei bambini e degli adolescenti».

Ma anche la situazione nazionale non è migliore. «In Italia – riassume Samengo – vivono circa 10 milioni di bambini e ragazzi sotto i 18 anni. Oltre 1,2 milioni vivono in povertà assoluta; il 25,7% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 non studia, non lavora né è inserito in programmi di formazione; inoltre la disparità del livello dei servizi tra le varie zone del paese è allarmante».

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