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(FOTO) Tuerredda, Grig: “Un gioiello ambientale ridotto a letamaio”

Tuerredda: degrado e sporcizia in un gioiello ambientale

«Evviva la bandiera blu sulla spiaggia di Tuerredda, lungo il litorale di Teulada. In realtà, fin da giugno chioschi e servizi per la balneazione, con i loro ombrelloni, sdraio e pedalò, impediscono anche due passi sulla battigia marina. Come avviene da fin troppi anni, la progressiva occupazione della spiaggia ha fatto impallidire le immaginazioni più allucinanti (e allucinate)».

Il grido di accusa arriva dall’associazione ambientalista ed ecologista Gruppo di Intervento giuridico.

«Alla sardinizzazione della spiaggia (le sardine stanno più larghe nella scatoletta) – si legge in una nota diffusa alla stampa – si aggiunge un suk dove si mercanteggia ogni cosa, un assedio di parcheggi e olezzi gastronomici e uno scarico incontrollato di rifiuti vari a ridosso della spiaggia. Sotto gli occhi di tutti, naturalmente. I controlli sul demanio marittimo sono stati annunciati, ma, vista la situazione, non si sa quanto siano efficaci».

«L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus aveva chiesto (10 giugno 2019) alla Guardia costiera, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, al Comune di Teulada puntuali verifiche sul rispetto delle già assurde concessioni demaniali marittime si legge ancora -.Ora, invece, chiede (30 agosto 2019) al Comune di Teulada, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, ai Carabinieri del N.O.E. la bonifica ambientale dello scarico incontrollato di rifiuti a ridosso della spiaggia».

«Un letamaio per impreziosire il consueto scempio che ogni estate si consuma ai danni di un vero e proprio gioiello ambientale del Mediterraneo, per i lucrosi ricavi di titolari di stabilimenti balneari, ristoratori, parcheggiatori, venditori abusivi – sostiene il Grig -. Tuerredda ha bisogno di drastiche misure – come il numero chiuso dei bagnanti – per consentirne la salvaguardia: il Comune di Teulada, a cui sono delegate le funzioni amministrative in tema sul demanio marittimo, fa orecchie da mercante».

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