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Is Arutas: donna riempie una lattina con i granelli di quarzu, bagnante interviene e gliela fa svuotare

La coppia responsabile del furto di sabbia sventato a Is Arutas - Foto di Lino Murru in Sardegna Rubata e Depredata

La coppia responsabile del furto di sabbia sventato a Is Arutas - Foto di Lino Murru in Sardegna Rubata e Depredata

Ancora un caso di furto di sabbia – questa volta sventato – nella splendida spiaggia di Is Arutas, litorale di Cabras.

Una coppia presumibilmente straniera ha riempito una lattina vuota con gli splendidi granelli di quarzo della perla del Sinis. Un bagnante sardo li ha notati, è intervenuto e gliel’ha fatta svuotare sventando il furto. L’episodio è stato raccontato in prima persona alla pagina Facebook “Sardegna rubata e depredata” dal protagonista (in positivo) di questa storia, Lino Murru.

«Sabato 24 agosto 2019, ore 16.00. Siamo nel Sinis, spiaggia Is Arutas, Cabras. Di fronte a noi un uomo e una donna di mezza età che si cullano al caldo sole del primo pomeriggio. La signora, dopo aver bevuto la sua bibita, appoggia accanto alla seggiola la lattina vuota e, facendo finta di giocare con la sabbia, la riempie con quei splendidi granelli di quarzo bianco, lucente, frutto della levigazione che le onde del mare hanno impresso su di loro nel corso di milioni di anni. Noi che eravamo lì, a due passi sotto l’ombrellone, l’abbiamo vista proprio in quel momento, ma abbiamo anche pensato che stesse realmente facendo un gioco infantile, come quelli che facevano i miei bambini quando li portavo al mare.  Però, come diceva qualcuno, a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca. Giunta l’ora di ritirare i bagagli, l’uomo inforca gli occhiali, mette il cappellino, chiude le seggiole e aspetta la moglie (presumo) che stava finendo le analoghe operazioni. Ritira tutto dall’arenile, compresa la lattina piena di sabbia che provvede a riporre diligentemente dentro la borsa. Mia moglie, che mi vede un po’ agitato, mi invita alla calma.  Mi alzo, faccio quattro passi e sono di fronte alla signora: “Scusi, le consiglio di svuotare la lattina ora, qui davanti a me, altrimenti vado dalla guardia per denunciare il furto..!”. Nel contempo le ho indicato i cartelli grandi come il telo di un cinema, che vietano categoricamente di prendere sabbia dalla spiaggia, pena multe salatissime fino a 7.000 euro. Lei, con il compagno, fa finta di non capire, o forse non capiva davvero. Penso quindi che siano stranieri e per farmi comprendere mimo l’azione di togliere la lattina che aveva in borsa e di svuotare il contenuto. Con la faccia falsamente sbigottita, e il compagno/marito che restava muto, ha preso il contenitore e, come i grani di una clessidra, ha svuotato la sabbia sotto lo sguardo dei bagnanti che nel frattempo assistevano alla scena. Anche se forse non capivano l’italiano, ho precisato ad alta voce che avevano commesso un gesto incivile, severamente punibile, oltre che offensivo nei confronti della terra che li stava ospitando, con danno gravissimo per l’ambiente naturale visto che, con la legge dei grandi numeri, le piccole quantità di sabbia sottratta diventano quantità considerevoli se i furti crescono in modo esponenziale. Mestamente, senza dire nulla, hanno lasciato la spiaggia, avviandosi verso i parcheggi. Nello sguardo dei vicini un segno di approvazione e di solidarietà nei miei confronti».

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