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Conto alla rovescia per il 59° Matrimonio Selargino: tante le novità di quest’anno

Il 4 settembre prossimo si rinnova la tradizione del Matrimonio Selargino. Giunto alla sua 59esima edizione, il rito coinvolge un’intera comunità e attira sempre tanti turisti che vogliono rivivere e conoscere le tradizioni sarde.
Come ogni anno saranno quattro giorni di festeggiamenti con tante novità rispetto alle passate edizioni.
Sarà allestito infatti un mega villaggio enogastronomico e artigianale con le specialità locali e degustazioni delle eccellenze regionali. L’amministrazione comunale selargina e la Pro loco stanno puntando tutto su questo grande evento, offrendo un programma ancora più ricco.
Si parte da mercoledì 4 settembre e si va avanti sino a domenica notte, con piazza Maria Vergine Assunta che ospiterà un grande palco: si alterneranno concerti di musica dal vivo, spettacoli folk con balli e canti, con la performance sabato del dj Sandro Murru. In programma anche una gara poetica dialettale sarda, una mostra mercato dei prodotti artigianali selargini e regionali a Si ‘e Boi e quella del pane, dolci e artigianato nell’ex casa Collu.

«L’intento è quello di restituire in qualche modo questa festa alla cittadinanza – spiega il sindaco Gigi Concu -, per questo, dopo quasi mezzo secolo, abbiamo deciso di riservare il consueto pranzo a casa del canonico Putzu solo agli sposi e ai loro parenti, mentre tutti gli altri, autorità comprese, al termine della celebrazione potranno proseguire i festeggiamenti negli spazi di piazza Si ‘e Boi, dove verrà allestito un elegante punto ristoro con la possibilità di degustare pietanze regionali. Insomma, una festa di tutti, con la politica in piazza insieme al popolo».

Una scommessa in cui crede fortemente anche l’assessore al Turismo Riccardo Cioni: «Sarà un’edizione caratterizzata da un mix tra tradizione e innovazione, con un format rinnovato e tutti gli eventi concentrati nel cuore della città. Un modo per valorizzare le bellezze selargine e coinvolgere più gente possibile». commenta. «Ovviamente la parte legata alle tradizioni resta inalterata», assicura Gianni Frau, presidente della Pro Loco. «Ma siamo convinti che un tocco di modernità possa rappresentare la spinta in più per far crescere ulteriormente il rito de Sa Coja Antiga, avvicinando anche le nuove generazioni».