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A San Gavino è passato Cibo: l’artista che copre le svastiche con i murales “Alimentari”

A portare Cibo a San Gavino, sono stati “quelli” di Skizzo, l’Associazione Culturale nata con l’obiettivo di riqualificare le aree più degradate di San Gavino, grazie alla realizzazione di murales. «L’obiettivo di Cibo si sposa perfettamente con il nostro- ha spiegato Ivan Licari, dell’associazione- anche lui cancellando scritte offensive, razziste riqualifica il territorio, così dopo due anni che stavamo in contatto siamo finalmente riusciti ad averlo qui».

Cibo ha “lasciato il segno” sulla parete della stazione e sui muri della biblioteca. Ha dipinto “L’equazione culinaria sarda”: la bottarga sta alla fregola come il formaggio sta ai malloreddus. Dove si inneggiava all’odio contro gli zingari Cibo ha fatto comparire pomodori secchi e pardule.

«I murales non sono quadri che si possono spostare, appartengono alla comunità ed è giusto che siano legati al territorio- ha spiegato Cibo- prima di dipingere un murale mi faccio sempre raccontare dagli abitanti del posto le ricette tradizionali, i cibi tipici». Il vero nome di Cibo è Pier Paolo Spinazzè, per lui l’arte è una passione, disegna e dipinge da 22 anni. Viene da Verona, una città in cui gli episodi di razzismo sono molto frequenti e le scritte offensive anche a sostegno delle ideologie neonazziste compaiono ogni giorno.

Così ha deciso di combattere nella maniera più pacifica l’odio con l’ironia, armato solo delle sue bombolette: «Quando li porti nell’ironia – racconta Pier Paolo- non riescono a rispondere, sono ignoranti e una risata li seppellisce. Ho avuto la fortuna di possedere questo la talento, ho deciso in quello che posso, di renderlo agli altri. Sono un po’ come quei piloti di rally che dopo aver pilotato le auto più pericolose, fanno volontariato nelle ambulanze».

Non è la prima volta che Cibo realizza dei murales in Sardegna: lo ha fatto ad Alghero, Ottana e nella patria di questa forma di arte di strada, Orgosolo. Dopo San Gavino saranno i muri di Sant’Antioco e Carlo forte ad essere “Cibizzati”, l’artista veronese spera col suo esempio di ispirare altri artisti locali a prendersi la briga di cancellare scritte cattive in qualcosa di bello e colorato.

Intanto San Gavino a breve altri nuovi bellissimi muri: «Siamo molto contenti del contributo di Cibo,oltre che un grande artista è un’ottima persona – concluso Ivan Licari- e il nostro progetto di riqualificazione di San Gavino, prosegue. A settembre arriverà Giorgio Casu che gioca in casa, poi ospiteremo un artista internazionale e probabilmente realizzerà un’altra opera Mamblo». L’Associazione Skizzo merita precisazione importante che sicuramente rende ancora più prezioso il lavoro che svolge per la comunità sangavinese: tutte le attività di riqualificazione sono finanziate grazie al contributo volontario dei privati cittadini e a eventi di autofinanziamento, gli artisti e i volontari di Skizzo non ricevono contributi dalle istituzioni.

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