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Crisi di governo. La Giunta regionale: “Vertenze sarde non sono in pericolo”

Regione Sardegna

La crisi del Governo è stata appena annunciata e già in Sardegna si paventa il rischio di stallo delle vertenze sarde, a cominciare dalla questione accantonamenti.

«La migliore garanzia per il mantenimento e la gestione degli accordi con lo Stato è l’affidabilità e l’autorevolezza di questa Giunta». Commenta così l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, sulla vertenza con il Governo per il riconoscimento delle somme dovute alla Sardegna. 

«Oggi la Regione è forte – sottolinea l’assessore – ed è in grado di farsi rispettare davanti a qualunque Governo a Roma. Ai sedicenti progressisti ricordiamo che la vecchia Giunta, da loro sostenuta senza se e senza ma, in cinque anni ha allontanato la Sardegna dall’Italia e dal resto del mondo. Ricordiamo poi che per una parte delle risorse dovute, quelle del 2018 pari a 285 milioni, esiste una sentenza della Corte costituzionale che non potrà essere messa in discussione da nessun Governo a prescindere dal colore politico. E se necessario – conclude Fasolino – siamo pronti ad arrivare anche al pignoramento dei conti dello Stato pur di far rispettare i diritti dei sardi».

E a chi annuncia il rischio di una crisi anche regionale, il partito del Governatore sardo Christina Solinas risponde così: «Il dialogo con il governo nazionale non si interromperà davanti ad una crisi che seguiamo con la giusta attenzione». Franco Mula, capogruppo del Psd’Az, precisa che gli accordi in tema di accantonamenti sono al sicuro e non diventeranno carta straccia, come paventa l’opposizione. «Qualunque sia l’evolversi della situazione attuale – sottolinea Mulas – gli interessi della Sardegna saranno difesi con tenacia partendo dalle posizioni acquisite nei recenti incontri di Roma e con le sentenze della Corte Costituzionale a noi favorevoli».

«All’opposizione – dice infine il capogruppo sardista – ricordiamo le promesse mancate e l’inerzia desolante con la quale questi temi sono stati trascurati nel corso della passata legislatura».

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