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Casa di reclusione di Arbus, Fp Cgil: “Caldo bestiale, condizioni invivibili per gli agenti”

Casa di reclusione Is Arenas ad Arbus

Condizioni di invivibilità di chi presta servizio alla Casa Reclusione Is Arenas – Arbus, a causa delle condizioni climatiche diventate proibitive per alte temperature che si registrano quest’estate, finestre spalancate, ventilatori sempre in funzione, ma il caldo resta, pesante, appiccicoso, aggressivo. Avvolti da un caldo bestiale che supera di molto i 40 gradi, i locali lasciano poche speranze al personale che boccheggia tra giramenti di testa e svenimenti: alcuni giorni orsono un poliziotto penitenziario è dovuto ricorrere al cure del medico di guardia.

«Consapevoli dell’importanza della legislazione in materia di salubrità dei luoghi di lavoro, e attenti ai diritti dei poliziotti, ci vediamo inevitabilmente costretti ad intervenire a seguito delle continue segnalazioni di disagio denunciate dal personale di Polizia Penitenziaria – si legge in un comunicato stampa di Fp Cgil Polizia Penitenziaria -. Le doglianze attengono alle improponibili condizioni di lavoro in ambienti ove l’impianto di condizionamento dell’aria, seppur presente, risulta allo stato non funzionante da oltre un anno».

«L’attuale richiesta – si legge ancora – non è frutto di mero interessamento alla problematiche del personale, ma si inquadra nel più ampio ventaglio di sollecitazione di giuste applicazioni di previsioni normative che, da ultimo nel 2008, hanno sancito i requisiti imprescindibili dei luoghi di lavoro. Il riferimento è al decreto legislativo n. 81/2008 che espressamente recita: “Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che … essi (i lavoratori) dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di areazione”. E ancora: “Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante”. Evidente è come quello di mantenere funzionante l’impianto di condizionamento sia un obbligo normativamente fissato, e altrettanto evidente è come attualmente lo stesso sia disatteso presso questa Casa Reclusione».

«A ciò – prosegue la nota – si aggiunga un ulteriore obbligo (evidentemente disatteso) previsto dalla medesima disciplina normativa secondo cui “La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro” così come “La temperatura dei locali …. per il personale deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali”. Non a caso il legislatore usa la parola “deve”; la volontà del legislatore è inequivocabilmente quella di fissare un obbligo per il datore di lavoro; si statuisce dunque un onere cui corrispondono responsabilità personali e sanzioni in caso di inadempienza».

«In ragione di ciò, essendo nostro primario interesse tutelare la salute e il benessere del personale tutto (rappresentato e non), abbiamo sollecitato la Direzione della struttura penitenziaria di Is Arenas, all’immediato ripristino dell’impianto di condizionamento per tutti quegli ambienti ove non sia funzionante, in aderenza al dettato normativo» conclude il comunicato.

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