Site icon cagliari.vistanet.it

(VIDEO) Selargius, “Bandiera Gialla” cala il sipario con Mal: «In Sardegna tanti amici. Qui vengo sempre volentieri»

Mal

Al teatro Si’e Boi di Selargius il festival artistico-musicale a tema anni ’60-’70 “Bandiera Gialla”, organizzato dall’Associazione Incontri Musicali, ha calato il sipario con l’ultima giornata di venerdì 19. Ospite d’eccezione e guest star il cantante Mal, che in tanti associano al gruppo beat dei Primitives, ma tutti ricordano per i sui brani intramontabili. Dal pubblico selargino tanto l’affetto per l’artista inglese che dietro le quinte ha raccontato il suo rapporto con la Sardegna, a lui non sconosciuta: «Non è certo la prima volta che vengo nell’Isola. Tutti gli anni faccio spettacoli e tournée. È da 52-53 anni che vivo in Italia, dal 1966. Ho iniziato al mitico Piper di Roma e in quel periodo ho avuto tanti amici sardi. Qui vengo sempre molto volentieri».   

Una serata all’insegna della migliore musica che fu, condita di aneddoti e racconti del passato. Tra gli ospiti, anche l’Equipe 2000 del maestro Giacomo Medas, che ha dato il via alle presentazioni, Pino Montalbano ed Erica Loi. Già dal pomeriggio inoltrato, però, il pubblico chiedeva di Paul Bradley Couling, il Mal tanto amato dagli adolescenti che hanno avuto modo di rivivere, almeno per una serata, le emozioni di un tempo. La carriera di Mal è indubbiamente legata a brani celebri come Tu sei bella come sei, Bambolina, Occhi neri occhi neri e il pezzo forte Pensiero d’amore. Ma inevitabilmente, snocciolando le sound più significative, si entra anche nella “questione Furia, cavallo del West” e l’artista spiega la storia del brano con grande spirito. « Nel 1975 ero tra i partecipanti del Festival di Sanremo e avevo già una canzone pronta. Nel frattempo, la Ricordi mi ha fatto la proposta di fare la sigla per un telefilm americano in bianco e nero. Ecco “Furia, cavallo del West”, un successo, uno dei dischi più venduti. Ma il discografico mi ha consigliato di rinunciare al Festival, perché avrei rischiato di perdere ciò che avevo di sicuro. E così siamo andati a cantare alla trasmissione “Il Dirigibile” di Maria Giovanna Elmi, con tante canzoni per bambini». E il brano per Sanremo che fine ha fatto?:  «Il titolo era Bella da morire e l’abbiamo regalato agli Homo Sapiens che proprio con questa  canzone hanno raggiunto la vittoria. Se non fosse stato per “Furia” – scherza – forse avrei vinto il Festival».

Un artista, Mal, amato soprattutto dal pubblico femminile, accorso con calore per rivedere il suo Adone: «Le mie sono principalmente canzoni d’amore. “I tuoi occhi sono fari abbaglianti e io ci sono davanti”. E  sono dedicate alle donne, quelle che erano le ragazze di una volta. Spero oggi di aver fatto rivivere quei momenti da questo palco».

Exit mobile version