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Incendi, i cacciatori sardi scendono in campo per aiutare a evitare e prevenire i roghi

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«I 40.000 cacciatori sardi saranno una grande risorsa nella prevenzione degli incendi, grazie a questo accordo che segna una forte discontinuità rispetto al passato». Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Christian Solinas, presentando il protocollo di collaborazione tra associazioni venatorie, Corpo forestale e Protezione civile in materia di antincendio boschivo e rurale, firmato questa mattina a Villa Devoto.

«Un’importante tappa di collaborazione con coloro che possono veramente aiutare il sistema dell’antincendio regionale nella prevenzione e nella sorveglianza, conoscendo bene le caratteristiche ed i problemi dei territori – ha detto l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis – Finalmente, è stato sottoscritto il riconoscimento ufficiale di un ruolo istituzionale alle associazioni venatorie sarde che hanno certamente l’interesse alla tutela dell’ambiente e del patrimonio faunistico. Dopo questa campagna antincendi 2019, inizierà anche un percorso di formazione per migliorare la collaborazione e valutare quale eventuale ruolo attribuirgli nella prossima stagione».

La collaborazione prevista nel Protocollo consiste nell’avvistamento degli incendi da postazioni fisse; nella ricognizione del territorio, rilevando la presenza di fuochi, controllati o liberi, che potrebbero evolversi in incendio o nell’individuare incendi già in atto; nella segnalazione al numero di emergenza 1515.

Piena soddisfazione da parte dei rappresentanti delle cinque associazioni dei cacciatori (Fidc, Ucs, Lasc, Cpa, Enalcaccia) che hanno firmato il protocollo: «Finalmente è stato istituzionalizzato un ruolo che abbiamo sempre svolto e siamo gratificati da questo riconoscimento. Metteremo a disposizione una rete capillare di associati per presidiare il territorio».

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