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Tour de France: vittoria di Teuns a La Planche des Belles Filles, buona crescita di Fabio Aru

Per 50 metri Giulio Ciccione non trova la vittoria, che va al belga Teuns, ma si rifà con la maglia gialla di leader nella sesta tappa del Tour de France 2019, da Mulhouse a La Planche des Belles Filles. Giornata durissima per i corridori partita alle 13.05 e continuata con 160.5 km, con 6GPM di terza, seconda e prima categoria, per concludersi sull’iconica salita de La Planche des Belles Filles: circa sette chilometri all’8.7% di pendenza media e con l’ultimo chilometro in sterrato con una pendenza da incubo al 24%. Buoni segnali da Fabio Aru con i migliori sino ai meno 2 dall’arrivo e poi capace di concludere 25esimo insieme o davanti a ciclisti sulla carta molto più avanti di lui come condizione.

La planimetria dell’ultima salita verso il traguardo

La tappa

Tappa caratterizzata dalla classica fuga da lontano con questi 14 corridoi: Benoit Cosnefroy (AG2R La Mondiale), Dylan Teuns (Bahrain-Merida), Serge Pauwels (CCC), Julien Bernard, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Nikias Arndt (Sunweb), Natnael Berhane (Cofidis), Thomas De Gendt, Tim Wellens (Lotto Soudal), Fabien Greiller (Total Direct Energie), Nils Politt (Katusha-Alpecin), Xandro Meurisse, Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert), André Greipel (Arkéa-Samsic). Coraggiosi di giornata che raggiungono anche gli 8 minuti di vantaggio ma ai -35km dal traguardo è De Gendt a rompere gli indugi staccando tutti gli altri. Con il gruppo però che tirato dalla Movistar recupera diversi minuti ai fuggitivi. Ai meno 20 dall’arrivo la gara esplode sulle rampe del Col des Chevreres, penultima asperità di giornata, con Ciccone, Teuns, Meurisse e Wellens che prendono e staccano De Gendt. All’imbocco della salita finale i 4 fuggitivi hanno 4′ minuti sul gruppo, da dove ai meno 3,5 però esce Mikel Landa dal plotone con uno scatto poderoso che si lancia all’inseguimento di Ciccone e Teuns rimasti da soli in testa. Sforzo vano perché Teuns e Ciccone vanno fino in fondo con il belga che vince staccando l’azzurro a 50 metri dall’arrivo in volata. Tra i migliori davanti a tutti, a sorpresa, la maglia gialla, Alaphilippe con Geraint Thomas. Maglia gialla però che cambia padrone e passa sulle spalle dell’italiano Ciccione, al debutto al Tour de France.

L’esultanza di Fabio Aru nel 2017 a La Planche des Belles Filles

La giornata di Aru

Fabio Aru a La Planche des Belles Filles vinse in solitaria nel 2017 con la maglia di campione italiano sulle spalle. Quella volta staccò tutti con uno scatto ai -2.4 chilometri, questa volta invece è rimasto con i migliori fino agli ultimi 2 chilometri. Un piccolo successo se pensiamo alla durezza della tappa e al fatto che fino a poche settimane fa Aru era in ospedale per una complicata operazione all’arteria iliaca. Aru ha chiuso 25esimo, a 2’46” dal vincitore e poco più di un minuto dopo il primo dei favoriti alla vittoria finale, Geraint Thomas. Se questa è la forma di Aru a questo punto del Tour De France nella terza settimana possiamo aspettarci davvero ottime cose.

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