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Vitalizi in Consiglio regionale, presentata la proposta di legge: escono dalla porta e rientrano dalla finestra?

Il Consiglio Regionale della Sardegna per Sa Die de sa Sardigna 2019

Il Consiglio Regionale della Sardegna 2019

Vitalizi sì, vitalizi no. Vitalizi forse. Eh sì, perché è stata depositata in Consiglio regionale la proposta di legge che prevede il taglio dei vitalizi incassati dai consiglieri in carica fino al 2014. La stessa legge però introdurrebbe un sistema pensionistico su base contributiva per gli attuali consiglieri.

Il testo infatti è diviso in due parti: nella prima parte relativa ai vitalizi il ddl si adegua a quanto stabilito nella legge di bilancio nazionale alla quale le Regioni hanno l’obbligo di attenersi entro il 30 giugno ma la Sardegna è in ritardo e da qui la necessità di portare quanto prima in Aula la proposta e votarla; la seconda parte invece introduce una novità nel sistema sardo e cioè la possibilità per i consiglieri di versare contributi a fini pensionistici, ma una quota (corrispondente ai due terzi, ndr) sarà a carico del Consiglio. Tutto ciò costerebbe al Consiglio regionale 5,7 milioni di euro in 5 anni.

La proposta è stata firmata da tutti i partiti rappresentati in Consiglio ad eccezione del M5s, Riformatori e Leu. Tra i firmatari ci sono anche i Progressisti con Antonio Piu e il Pd con Piero Comandini e Roberto Deriu. Una settimana fa lo stesso consigliere Massimo Zedda (Progressisti) aveva lanciato l’allarme proprio sull’intenzione di reintrodurre i vitalizi per i consiglieri regionali.

La proposta sarà ora analizzata dalla commissione Riforme, dove si potrebbe anche raggiungere un accordo per dividere il testo in due: il primo per il taglio vitalizi, il secondo sulle pensioni.

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