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Crisi Porto Canale, Sinistra per Cagliari: “Subito tavolo di crisi con Regione e Governo”

Porto Canale

«La crisi del porto canale di Cagliari per nulla inattesa e l’esito drammatico dei licenziamenti riguardano tutte le istituzioni regionali e il governo. Oggi complessivamente sono a rischio 377 buste paga, tra le quali quelle dei 210 lavoratori della CICT che ha avviato le procedure di licenziamento. Se si considera anche l’indotto è verosimile ipotizzare una quantità di personale totalmente impegnato attorno alle attività dell’infrastruttura che supera le 700 unità».

Così in una nota di Sinistra per Cagliari, lista a sostegno di Francesca Ghirra che ha eletto Andrea Dettori al Consiglio comunale.

«Cagliari e la Sardegna non possono permettersi di perdere nemmeno un posto di lavoro – continua la nota -. Occorre costituire con urgenza un tavolo di crisi al quale deve partecipare anche il ministero dei Trasporti, la Regione, l’Autorità di Sistema Portuale, tutti gli enti territoriali parte del Cacip con le organizzazioni sindacali affinché si definisca subito il progetto operativo per il rilancio del porto. Le soluzioni esistono ma sono rimaste per troppo tempo sulla carta e passano per la costituzione della Zona Franca, dell’area con fiscalità di vantaggio, per l’efficientamento degli impianti a partire dalle gru, per l’abbattimento delle tasse di ancoraggio e in prospettiva per lo sviluppo di attività di servizi legati alla logistica che rappresenterebbero il vero volano per la crescita».

«Per far questo occorrono investimenti, in parte già stanziati ma bloccati a causa dei contenziosi sui vincoli ambientali – conclude Sinistra per Cagliari -. Il porto canale di Cagliari ha enormi potenzialità spesso solo decantate e mai del tutto messe a frutto derivate dalle caratteristiche della piattaforma logistica, dalla posizione baricentrica nel Mediterraneo e dalle ridotte tempistiche di lavorazione. Tutti vantaggi dai quali e necessario ripartire immediatamente con una visione coordinata e soprattutto determinata».

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