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Maturità 2019. Cagliari, la voce dei liceali: “Prima prova andata, ma la seconda sarà tosta”

Margherita Doglio, liceo classico Dettori di Cagliari, e Andrea Vacca, liceo scientifico "Pacinotti".

Maturità 2019,  a Cagliari gli studenti sotto con gli esami.  Prima prova di italiano, unica per tutti, conclusa, ma è già tempo di tirare le somme, su quella che è una tappa che forse vale il cinquanta percento del titolo. Tre tipologie di tracce a disposizione dei maturandi, che dovranno dare prova di tutte le loro capacità scrittorie per quanto riguarda l’analisi del testo o l’elaborazione di un tema argomentativo:  «Quest’anno erano abbastanza interessanti – commenta Andrea Vacca del liceo scientifico “Pacinotti”di Cagliari – e io sono riuscito a consegnare abbastanza in fretta». Tra gli argomenti scelti dal Ministero, Giuseppe Ungaretti, per la tipologia A, le figure di Gino Bartali e il generale Dalla Chiesa, per  gli amanti dell’attualità-argomentativo. «Io ho argomentato la traccia riguardante l’eredità del Novecento e il nostro futuro, ma tutte erano abbastanza interessanti».

Neanche il tempo di rifiatare e subito domani si ritorna a scuola per il secondo round. Una doppia prova, diversa a seconda degli indirizzi di studio: « Allo scientifico abbiamo matematica e fisica. Abbastanza per strapparsi per i capelli. Ci hanno dato delle simulazioni e sono parecchio toste».  Dello stesso avviso anche Margherita Doglio del liceo classico “Dettori”di Cagliari. Dopo il tema di italiano, per lei e il suoi colleghi c’è da pensare alla “combo” latino e greco: «Ho scelto l’analisi del testo e con “Porto Sepolto” mi sono trovata molto bene. Ma latino e greco mi spaventano di più».

Terza prova eliminata, dopo gli scritti è la volta degli orali, con importanti novità. Via la tesina, ora la discussione verte su un “percorso”: «È tutto un po’casuale e conta molto ciò che si è fatto nell’Alternanza Scuola Lavoro» commenta la giovane dettorina. Per studenti e docenti, dunque, è tutto da sperimentare: «Dopo il percorso di Alternanza Scuola Lavoro, si parla di cittadinanza e poi l’estrazione delle buste, contenenti immagini e testi da contestualizzare» commenta Vacca dallo scientifico «ma sino a poco tempo fa anche gli insegnanti erano digiuni di tutto».

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