Site icon cagliari.vistanet.it

Accadde oggi. 9 giugno 1958: muore Fido, il cane che per 14 anni aspettò il padrone (morto) alla fermata del bus

Fido nel giorno dell'inaugurazione della statua

Fido nel giorno dell'inaugurazione della statua

Forse, grazie anche a un film recente, ai più giovani è meglio nota la storia del cane giapponese Hachiko. Ma c’è un motivo se per diversi decenni il nome più scelto in Italia da dare al proprio cane sia stato “Fido”. Sessant’anni fa moriva infatti in Toscana, a Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze, “Fido”, il cane più fedele che la storia italiana ricordi.

Una storia bella, triste e commovente allo stesso tempo quella di Fido, un incrocio di Pointer inglese, che attese invano il ritorno del padrone per 14 lunghi anni. L’uomo infatti, Carlo Soriani, un operaio delle Fornaci Brunori di Borgo San Lorenzo, morì nel 1943 sotto i bombardamenti degli Alleati. Aveva trovato Fido ancora cucciolo, abbandonato e ferito in un fosso da ignoti, e aveva deciso di adottarlo.

Quando Carlo Soriani morì, il fedele amico a quattro zampe continuò ad attenderlo alla fermata della corriera all’orario di uscita dal lavoro, come era solito fare quando il padrone era ancora in vita. Ma a partire dal 30 dicembre 1943, giorno fatidico del bombardamento, quell’attesa diventò vana.

Questo esempio di immensa fedeltà non passò inosservato. La storia divenne ogni giorno più famosa. Il 9 novembre 1957 il sindaco del paese fiorentino consegnò al cane la medaglia d’oro al valore nel giorno dell’inaugurazione di una statua a lui dedicata che ancora è presente in piazza Duomo a Borgo San Lorenzo.

Piazza_Dante_e_Monumento_a_Fido

Ma fu dopo la sua morte, avvenuta esattamente 61 anni fa, che l’epopea di Fido divenne celebre. A renderla nota fu il quotidiano La Nazione con un lungo articolo a quattro colonne. La Domenica del Corriere gli dedicò addirittura una copertina con un disegno del cane in punto di morte sul ciglio della strada che attende per l’ultima volta il padrone.

Exit mobile version