Finale di stagione deludente per il Cagliari, che è arrivato a raggranellare appena un punto nelle ultime cinque gare di campionato, con la sconfitta casalinga con l’Udinese che brucia parecchio. La salvezza è arrivata lo stesso, assieme però ai fischi e ai rimbrotti dei tifosi. Rolando Maran e Marcello Carli non hanno nascosto il loro rammarico in sede di conferenza stampa, aggiungendo però un pizzico di ottimismo verso il futuro.
«Non era il finale che ci aspettavamo» ha spiegato il tecnico, «C’è rammarico perché potevamo fare molto di più, abbiamo pagato dieci minuti di blackout. Mi dispiace per i tifosi che sono stati encomiabili a sostenerci sotto il diluvio. I miei ragazzi però si sono impegnati tutto l’anno, ci do una sufficienza piena per quel che abbiamo fatto». Sulla prossima stagione non concede tanto: «Per il mercato ci saranno alcune cose da valutare, vedremo».
Non ha dubbi invece il direttore sportivo Carli: «Il prossimo anno dovremo fare di più, la strategia sarà quella di creare un gruppo competitivo per fare un campionato importante nell’anno del centenario. Dobbiamo alzare l’asticella». Si ripartirà da Klavan, Birsa e Castro, il discorso Pellegrini invece dipende dalla Roma e dal nuovo direttore sportivo. «Spero di poterlo tenere. Siamo convinti che la rosa abbia dei buoni valori, solo gli infortuni non hanno permesso che si esprimessero appieno. Abbiamo fatto un gran mercato a gennaio, quello sarà il nostro modello in estate».
Dà un arrivederci a luglio il buon Leonardo Pavoletti, che ha chiuso l’annata con 16 reti, record personale: «Dispiace chiudere il campionato in casa con una sconfitta, siamo stati poco costanti nonostante avessimo la capacità di giocarcela con chiunque. Io ho fatto il massimo, sono orgoglioso dei miei gol. Voglio restare al Cagliari per migliorarmi ancora». Il suo sguardo ora è proiettato alle convocazioni di Roberto Mancini, con l’augurio di essere tra i prescelti per giocare nella nazionale italiana.