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L’avvocato risponde. Cosa bisogna sapere prima di investire in Bitcoin e altre Criptovalute

bitcoin - Foto di MichaelWuensch Pixabay

bitcoin - Foto di MichaelWuensch Pixabay

Negli ultimi anni tantissime persone sono rimaste affascinate dalle storie di facili guadagni dei primi che hanno avuto il coraggio di investire in bitcoin e criptovalute. Ciò di cui si parla meno è il rovescio della medaglia, quel che può accadere se il valore della moneta cala drasticamente. Per questo prima di decidere di investire in bitcoin o altre criptovalute è bene avere tutte le informazioni necessarie.

In questo articolo della nostra rubrica “L’avvocato risponde”, l’avvocato Federico Serratore e il dottor Matteo Furcas dello studio legale Serratore-Gagné vi illustreranno tutto quello che c’è da sapere su bitcoin e criptovalute.

L’avvocato risponde

Quando si parla di criptovalute si intende far riferimento a monete digitali, virtuali, create da computer attraverso complessi software, algoritmi e calcoli crittografici. Tra le caratteristiche maggiormente rilevanti vi è l’assenza di un sistema centrale che si occupi della loro produzione, diffusione e controllo; non esiste una “banca centrale dei bitcoin”. Le criptovalute non hanno una borsa ufficiale di riferimento e possono essere negoziate H24, sette giorni su sette. Sono state definite “valute globali”, per significare il fatto che non sono soggette alle decisioni politiche ed economiche di un singolo Paese o Nazione o di una loro unione. Al contrario, esse si sviluppano su di un sistema decentralizzato, che segue lo schema peer-to-peer. Sono accessibili a tutti e possono essere trasferite istantaneamente a chiunque, in qualsiasi parte del mondo. Sono in grado di garantire un livello di privacy e anonimato, in alcuni casi, davvero molto elevato.

Non si può non citare quella che, negli ultimi tempi, è divenuta la criptovaluta per eccellenza: il Bitcoin. La diffusione che ha ottenuto a livello mondiale è stata straordinaria, si è parlato addirittura di una “corsa al Bitcoin” come una sorta di “corsa all’oro” moderna. Sulla scia della notorietà – e delle possibilità di guadagno – che si sono prospettate, al Bitcoin si sono affiancate nuove criptovalute, gli “altcoin”, che tentano di correggere i punti deboli della più nota e ben diffusa sorella maggiore e di superarli. Ad oggi, hanno raggiunti risultati interessanti Ethereum, Bitcoin Cash, IOTA e Ripple.

Nessuno può dire, in modo oggettivo, se sia sicuro o meno spendere il proprio denaro in criptovalute; il tempismo è molto importante, come riferisce chi, tanto tempo fa, ha dato fiducia al pressoché sconosciuto Bitcoin, investendo pochissimo, e trovandosi, oggi, con un patrimonio al di là di ogni aspettativa.

Ovviamente, ci sono anche rischi, legati, in particolare, alla volatilità e all’assenza di regolamentazione.  Le criptovalute sono soggette a improvvise e significative oscillazioni, che consentono di passare in poco tempo dal triplicare il proprio investimento iniziale, al perderlo. I rischi di incorrere in bolle speculative sono elevati.
Non essendo regolamentate, non c’è modo di proteggersi da errori umani o tecnologici ovvero da frodi e non esiste un sistema di rimborso.  Sussistono dei quesiti ancora irrisolti in tema di evasione fiscale e riciclaggio. Nonostante la loro diffusione, ancora non sono riconosciute universalmente e ufficialmente come mezzo di pagamento.

Esistono molteplici piattaforme sul web che consentono di investire in criptovalute.  Il nostro consiglio, per chi vi si affaccia per la prima volta, è di stare in guardia verso chi ne fa un uso distorto per perpetrare truffe.

Al riguardo, ecco alcune linee guida da seguire prima di effettuare un investimento:

Lo Studio Legale Serratore – Gagné, assiste e offre consulenza a chiunque voglia investire in criptovalute, evitandogli di cadere in tranelli. Per informazioni consultare il sito www.studioserratoregagne.com o inviare una mail a: info@studioserratoregagne.com

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