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Nido di via Watt, le mamme: «Non cambiate le maestre ad aprile, per i bimbi è un trauma»

Ci sono 13 persone che rischiano il posto e più di 20 bambini anche molto piccoli, meno di un anno, che da un giorno all’altro verranno affidati ad altre maestre e operatrici che non hanno mai visto. Tutto comincia il 25 febbraio, quando prende fuoco l’asilo nido comunale di Sant’Elia “La baia dei delfini”, la struttura è inagibile, maestre, operatrici e bambini vengono trasferiti negli altri asili, tra i quali “La Filastrocca”di Pirri. In via Watt viene trasferito solo il personale, e nessun bambino perché la struttura è già al completo, non può accogliere altri alunni. Il personale però è in esubero perché non tutti i bambini stanno frequentando i nidi nei quali sono stati trasferiti, non tutte le mamme hanno l’auto e quindi hanno rinunciato.

Il personale degli asili nido comunali è costituito in parte da lavoratori pagati dal comune, in parte da cooperative private. Nel nido di via Watt alcuni dipendenti appartengono alla cooperativa e il loro contratto scade il 30 aprile. Sembrerebbe, questo è il timore dei genitori, che non si voglia rinnovare il loro contratto per tenere invece le maestre provenienti dall’asilo di Sant’Elia. «Premesso che loro già al 28 febbraio avevano il contratto in scadenza gli è stato rinnovato fino al 30 aprile – affermano le mamme – non capiamo perché non si possa rinnovare per altri 2 mesi, che si arrivi almeno alla fine dell’anno scolastico». Naturalmente la preoccupazione dei genitori è rivolta anche a quelle persone che rischiano il posto.

«Ci auguriamo che vengano salvaguardati tutti i posti di lavoro – proseguono le mamme – ma siamo preoccupate per i nostri bambini, dopo quasi un anno trascorso con le maestre, dovranno nuovamente abituarsi. È come se dovessimo rifare l’inserimento, vogliamo che concludano il percorso educativo con le stesse persone con cui hanno cominciato». Il 15 aprile dovrebbero cominciare i lavori per bonificare la struttura di Sant’Elia, e renderla agibile per settembre. «Siamo solidali coi genitori di Sant’Elia- concludono le mamme di via Watt- per loro il disagio è pesantissimo in tanti hanno dovuto rinunciare a portare i bambini al nido, perché li hanno trasferiti troppo lontano da casa. Ci auguriamo che per loro la situazione si risolva in tempi brevi».

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