Site icon cagliari.vistanet.it

Niente quote rosa a Sardara, giunta di soli uomini. Angelo Mascia: “Medioevo”

Sardara - Foto Wikicommons

Sardara - Foto Wikicommons

«Oggi millenni di storia della comunità di Sardara sono cancellati, a guidare il Comune sono soltanto uomini, nonostante la legge 56 del 2014 preveda la parità di genere nella composizione delle Giunte comunali». La denuncia arriva da Angelo Mascia, candidato (non eletto) di +Europa alle elezioni politiche del 4 marzo 2018.

A conti fatti, dopo le dimissioni dell’assessora Gessica Pistis la Giunta comunale del centro del Medio Campidano è composta da quattro uomini. La legge citata da Mascia prescrive l’inserimento nell’esecutivo cittadino di almeno il 40% di donne. Su quattro totali dovrebbero essere almeno due.

«Sardara, quattromila abitanti, paese insignito della Bandiera arancione, ha uno dei centri storici più belli della Sardegna – illustra Mascia -. Il suo pozzo sacro risale a 3.300 anni fa ed era dedicato alla Dea Madre. Il castello di Monreale, che torreggia sulle colline a sud del paese, fu abitato dai re di Arborea e dalla Regina Eleonora che nella sua Carta de Logu prevedeva norme, all’epoca rivoluzionarie, per la difesa delle donne». 

Da qui l’idea di un’istanza firmata in calce e inviata al sindaco di Sardara Roberto Montisci. Nell’istanza Mascia chiede «al Sindaco di Sardara se nella composizione della Giunta comunale, che in seguito alle dimissioni dell’unica Assessora è composta da quattro uomini, intende ottemperare all’obbligo previsto dalla 7 aprile 2014, n. 56 “ Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico» e «se ritiene che gli atti adottati da una Giunta comunale composta in modo difforme dalla Legge 56 siano legittimi».

Exit mobile version