Site icon cagliari.vistanet.it

Dalla Sardegna all’Africa, muore in mare: il suo corpo viene riconosciuto dopo 20 anni

Zlatko Brajco ritrovato in mare vent'anni

Un cadavere ritrovato più di 20 anni fa al largo dell’isola di Capraia è stato riconosciuto oggi grazie all’intenso lavoro dell’ex commissario della Polmare di Livorno, Ilario Sartori. L’agente, in pensione dal 2006, è riuscito a risalire alla sua identità: si tratta di un velista croato, morto durante un tentativo di navigazione in solitaria dalla Sardegna all’Africa.

All’epoca della sua morte Brajko aveva 34 anni e risultava scomparso dalla città di Bol, nell’isola dalmata di Brac. Nel periodo della sua scomparsa si occupava di portare i turisti in giro in barca a vela. I suoi familiari avevano pubblicato la sua foto online, ma solo nelle scorse settimane Sartori è riuscito a ricollegare quel cadavere consumato dal mare con la foto del 34enne croato disperso. Una fossetta pronunciata sul mento il particolare decisivo.

Questo particolare fisico insieme alla data della scomparsa e una fede al dito con il nome della moglie italiana Caterina, hanno portato l’agente della Polmare a trarre le conclusioni definitive sulla sua identità. L’ultima lettera di Brajko spedita dalla Sardegna, annunciava un viaggio in mare verso l’Africa per motivi umanitari. Ma in Africa il velista croato non arrivo mai. Il suo cadavere fu spinto dal mare verso la Toscana, dove senza un nome è giaciuto negli ultimi 20 anni. Ora potrà essere riconsegnato ai suoi parenti.

 

Exit mobile version