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La lettera del giorno: l’odissea burocratica per il rimborso elettorale per residenti all’estero

elezioni

La lettera del giorno di oggi racconta un problema piuttosto comune e sentito da parte dei tanti cittadini sardi che per scelta o necessità sono andati a vivere all’estero: il voto dei residenti all’estero. Da ormai molti anni gli italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire possono votare alle elezioni comunali recandosi nel proprio comune di residenza e avendo diritto a un rimborso delle spese di viaggio. Questo rimborso, però, non è così semplice da ottenere, come racconta la nostra lettrice Alessandra Pusceddu.

Vorrei condividere la mia esperienza da residente all’estero tornata in Sardegna in occasione delle elezioni del 23 Febbraio 2019. Come molti sapranno, essere iscritti all’AIRE permette di poter votare presso il proprio comune in occasione delle elezioni locali. Si riceve una cartolina nel luogo di residenza con l’invito a recarsi alle elezioni avendo diritto di rimborso per lo meno parziale delle spese di viaggio.

Dopo essermi recata diverse volte all’ufficio elettorale di Cagliari, non ho avuto modo di sapere se ci fosse la possibilità di ottenere il rimborso tramite delega oppure compilando un modulo online. Ho consegnato parte della documentazione qualche giorno prima delle elezioni e compilato un modulo di richiesta rimborso. Da quello che mi è stato riferito dall’unica impiegata che sapeva qualcosa di più a riguardo, sarei dovuta recarmi all’ufficio elettorale dopo aver votato. Questo sarebbe stato l’unico modo per completare la domanda di rimborso.

Visto e considerato che Air Malta non permette di fare il check-in online da Cagliari e dato che alle 7:30 del 23 Febbraio sarei dovuta essere in aeroporto, è ovvio che non potessi recarmi all’ufficio elettorale per consegnare il resto della documentazione necessaria (tessera elettorale timbrata e carta d’imbarco) visto che l’orario di apertura fosse alle 8.

Successivamente sono stata in contatto con altri impiegati via email per cercare di avere risposte e soluzioni. Risultato? Risposte solo negative senza darmi una prova dell’impossibilità di fornire la documentazione mancante online o via delega.

La risposta più gettonata presso gli uffici comunali visitati è stata: NON LO SO.

Mi chiedo allora chi dovrebbe saperlo visto e considerato che esistono degli uffici appositi dove il personale dovrebbe essere formato e magari dovrebbe avere voglia di dare un servizio efficiente.

L’ultima email che ho rimandato all’ufficio AIRE dopo aver contattato altri funzionari via email che mi hanno consigliato di ricontattare lo stesso ente per eventuali soluzioni, è stata ignorata. Complimenti!

Non capisco perché sia cosi complicato trovare questo tipo di informazioni. Sono sicura a non essere l’unica nella stessa situazione.

Votare è un dovere però quando si tratta di rimborsi, i diritti sembra non esistano. Per non parlare del tempo e dei soldi persi e di quanto sia stato frustrante vedere dipendenti comunali che oltre a non essere informati, non hanno nemmeno voglia di svolgere il proprio lavoro. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio però andare in circoscrizione per chiedere delle informazioni e avere che fare con un’ impiegata che dice di non essere di quell’ufficio (oltretutto l’unica presente) e che telefona a un altro ufficio per chiedere informazioni ma improvvisamente inizia a discutere animatamente con la collega perché a quanto pare è stata mandata in altro ufficio al suo posto, non mi pare che sia un problema del pubblico e che ne debbano rimettere i cittadini.

È veramente grave vedere situazioni simili quando in Sardegna ci sono tante persone che pagherebbero per avere il loro posto di lavoro.

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