Site icon cagliari.vistanet.it

Gli studenti dell’alberghiero di Arbus incantano coi loro dolci: successo di pubblico a Villacidro

Una festa doveva essere e così è stata: si è conclusa la rassegna “Festa del Cioccolato” che in due giorni ha animato il centro commerciale Sant’Ignazio di Villacidro. Oltre alla torta sacher da guinness preparata dagli studenti dell’alberghiero di Villamar,  le centinaia di persone che hanno affollato l’evento hanno potuto gustare le delizie al cioccolato (e non solo) preparate dai ragazzi dell’alberghiero di Arbus.

A coordinare il lavoro i docenti Marco Arisi e Sara Cancedda, impegnati per una settimana a rendere al meglio le opere dei loro allievi. Una esplosione di colori e di sapori che ha ottenuto un considerabile successo.

Cosa hanno preparato i ragazzi e in quanto tempo?

Arisi: Abbiamo lavorato quasi una settimana coi ragazzi delle tre terze dell’istituto, anche se la collaborazione è avvenuta da parte di tutte le classi di cucina. Abbiamo preparato una serie di dolci con tema cioccolato: dal profiterol con crema pasticcera e cioccolato ai tartufi di cioccolato, alle classiche bombe con ripieno di crema e cioccolato, fino ad un insieme di mini porzioni chiaramente e sempre al cioccolato. Il tutto realizzato in parte a scuola e ultimate qui al centro commerciale.

Quanti ragazzi sono stati impegnati in questo progetto?

A: Circa una cinquantina di studenti di cucina, sala bar e ricevimento. Ognuno con un proprio compito: i miei di cucina a realizzare e ultimare le preparazioni, quelli della collega Sara Cancedda a servirli e per quanto riguarda la promozione turistica abbiamo fatto un po’ di pubblicità con le brochure che avevamo dall’ultimo evento prodotto ad Arbus.

Che tipo di lavoro fanno gli studenti durante l’anno?

A: La terza è quella maggiormente impegnata in laboratori tecnico-pratici. Si riprendono le basi del biennio, si simula quello che è un servizio di ristorante. Il giorno dell’esame tecnico-pratico si riproduce quello che è un menù, poi collaboriamo con le varie proloco del territorio per le varie manifestazioni che avvengono nel corso dei vari mesi dell’anno e con diversi enti che ci coinvolgono nelle loro attività.

In un periodo in cui la cucina viene proposta in tutte le declinazioni possibili sui social e in tv, che lavoro pratico d’insegnamento coi ragazzi?

Cancedda: Quello che si vede in tv è molto amplificato rispetto a quello che accade veramente in una cucina. Cerchiamo prima di tutto di insegnargli le basi e la tecnica della disciplina, poi dopo passiamo a piatti un po’ più elaborati. A metà anno si viene incontro alle richeste dei ragazzi nella preparazione di piatti anche visti in televisione, ma solo dopo che hanno acquisito la tecnica necessaria. In questo modo gli permettiamo di ottenere una certa autonomia nel lavoro che viene poi sviluppata con i periodi di alternanza scuola-lavoro, e di trovare le condizioni migliori per lavorare in entità più grosse rispetto alla scuola o alla realtà dei nostri paesi come al Forte Village, al Chia Laguna o al Limone Beach.

Quali sono le problematiche che riscontrate nell’insegnare in un istituto che viene spesso definito come di “serie B”?

C: La difficoltà maggiore è quella di far venire agli studenti la voglia di andare a lavorare e specializzarsi. Anche perché dalla terza iniziano con l’alternanza e le loro giornate sono spesso basate dalla scuola al mattino, il lavoro la sera e lo studio al pomeriggio. Senza dimenticare che la maggioranza dei ragazzi, almeno 8 su 10, non vivono ad Arbus e dunque sono pendolari. Non è semplice convincerli a proseguire ed è per questo che diversi di loro decidono di lasciare anzitempo la scuola. Quelli che proseguono, lo fanno per amore e passione verso la materia.

Exit mobile version