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Buon compleanno Faber: oggi, 18 febbraio, Fabrizio De Andrè avrebbe compiuto 79 anni

Fabrizio de andré

Buon compleanno Faber: il 18 febbraio Fabrizio De Andrè avrebbe compiuto 79 anni. Nato nel 1940 nel quartiere genovese di Pegli da genitori piemontesi, si trasferisce nell’astigiano durante i bombardamenti. La sua vita fu un susseguirsi di scelte e di esperienze che lo hanno portato più volte a scontrarsi con la famiglia, ma questo era lo spirito libero dell’artista De Andrè. A 18 anni se ne va di casa per contrasti con il padre e sceglie di frequentare l’università, prima la facoltà di Lettere per poi approdare a quella di Giurisprudenza dove però non si laureerà mai.

L’amicizia con Paolo Villaggio, nata quando ancora quest’ultimo non era diventato né attore né famoso, lo accompagnerà per tutta la vita e sarà proprio Villaggio ad attribuire a De Andrè il nomignolo di Faber, con il quale poi verrà chiamato da tutti. Negli anni universitari, interrotti per seguire la carriera da cantautore, De Andrè conosce le canzoni di George Brassens, cantautore francese del quale Faber tradurrà alcune delle sue canzoni, e inizia a frequentare il gruppo degli artisti della scuola genovese fra cui, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi. 

Nel 1961 incide il suo primo 45 giri con due brani “E fu la notte” e “Nuvole barocche”. Ma è con “La canzone di Marinella” incisa nel 1964 e cantata per la prima volta in tv da Mina nel 1967, che De Andrè si fa conoscere al pubblico italiano. Sarà ricordato per le sue canzoni dal forte impegno sociale e politico e per le sue innumerevoli collaborazioni con i più famosi artisti musicali italiani. Negli anni ’70 incontra quella che poi nel 1989 diventerà la sua seconda moglie, Dori Ghezzi, con la quale condivise la triste esperienza del sequestro nel nord Sardegna: il 27 agosto del 1979, l’anonima sequestri rapisce i due che risiedevano nella tenuta di De Andrè vicino a Tempio Pausania; la prigionia vicino a Pattada durò 4 mesi e si concluse grazie al pagamento di un riscatto da parte del padre di Fabrizio.

Dopo la liberazione la sua carriera di cantautore andò avanti e uscì il suo primi album interamente in lingua genovese “Creuza de ma” che rimarrà celebre per la scelta linguistica oltre che per i temi affrontati. La vita sregolata – da presto Faber si dedica all’alcol – compromettono la sua salute e nel 1998 gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni. Morirà qualche mese dopo, nel gennaio del 1999 a soli 59 anni.

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