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Serata di duetti di grande qualità a Sanremo. Questa sera la puntata finale del festival

Ci volevano i duetti a migliorare le sorti di un Festival di Sanremo che con fatica tenta di non deludere le aspettative di pubblico e sponsor. Nella quarta serata tanti ospiti hanno dato un tocco di classe alle canzoni in gara, con alcune scelte che si sono rivelate vincenti.

“L’amore è una dittatura” degli Zen Circus, con la presenza di Brunori Sas e un quartetto di ottoni, acquista una forma più vibrata, a tratti quasi teatrale. Una escalation di vivacità e intelligenza sonora che unisce la formazione rock del gruppo per abbracciare quella più cantautorale del collega calabrese. Una scelta che si rivela molto apprezzata dal pubblico, che fin qui non aveva avuto molto interesse nei loro confronti.

Bene anche Mahmood, che propone la sua “Soldi” col collega Gué Pequeno. L’ex membro dei Club Dogo si presenta per appena 30 secondi e risulta impalpabile sul pezzo, che rimane però uno dei preferiti di pubblico e sala stampa. Chi paga una pessima scelta è piuttosto Federica Carta, impegnata con Shade e Cristina D’Avena: la cantante preferita dai bambini stona per buona parte della canzone, fa fatica ad entrarci dentro e neanche il finale riesce a salvare la situazione.

Il premio della serata per il miglior duetto va a Motta con Nada per l’esibizione di “Dov’è l’Italia”. Stanotte l’ultima puntata renderà noto il vincitore finale della manifestazione: Ultimo ancora favorito per i bookmakers, Il Volo e Loredana Bertè puntano al podio.

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