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Sestu, bisca clandestina di poker, spaccio di marijuana e furto di elettricità: nei guai i titolari di un circolo privato

Foto sala Sestu

A Sestu i finanzieri del comando provinciale di Cagliari dopo aver perquisito per la seconda volta un circolo ricreativo, in una stanza secondaria, ben occultata e chiusa, i militari hanno scoperto un ambiente appositamente adibito a “bisca clandestina”.

I titolari del circolo avevano allestito due “tavoli verdi” per il gioco del “poker texas holdem”. In un armadietto sono poi stati trovati due contenitori pieni di fiches, dal valore da 1 a 100 euro, pronti per il gioco. Per questi reati i titolari del circolo sono stati denunciati per il reato di esercizio di gioco d’azzardo e l’intera sala è stata sequestrata.

Dietro il bancone del circolo poi, sono state rinvenute alcune dosi di marjuana. I baschi verdi e i cani antodroga hanno eseguito un’accurata ispezione dei locali e dell’abitazione dei due soci dove sono stati trovati, nascosti in diversi barattoli e buste, oltre 340 grammi di marjuana, e la strumentazione per il confezionamento delle dosi, bilancini di precisione, coltelli e bustine. Uno dei titolari del circolo, nella cui disponibilità è stata rinvenuta tutta la sostanza stupefacente è stato tratto in arresto per spaccio.

Durante le attività ispettive è stato constatato che il contatore dell’energia elettrica, intestato all’altro socio del circolo, risultava manomesso. In particolare era stato apposto sul bordo sinistro un magnete che non consentiva la corretta lettura dei consumi. Era stato riprodotto un allaccio abusivo alla rete da cui il circolo traeva l’energia elettrica necessaria. Dopo gli opportuni riscontri, eseguiti con l’ausilio di personale specializzato, il titolare del circolo è stato arrestato per furto aggravato.

Infine i finanzieri, durante la perquisizione nell’abitazione di uno degli arrestati, hanno anche trovato due tartarughe di terra, rientranti tra le specie protette, che sono state consegnate alla clinica veterinaria di San Giuseppe per ricevere le cure del caso.

Entrambi i fermati sono stati sottoposti a giudizio con rito direttissimo ad esito del quale il soggetto arrestato per spaccio ha patteggiato la pena di 12 mesi di reclusione e 10 mila euro di multa, mentre il soggetto arrestato per furto aggravato ha richiesto di essere giudicato con rito abbreviato.

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