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Empoli: muore con mani e piedi legati durante un controllo della polizia

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La polizia gli ha legato mani e piedi per cercare di calmarlo e lui, un tunisino di 32 anni, è morto poco dopo l’arrivo del 118. E’ successo a Empoli. L’uomo, Arafet Arfaoui, conosciuto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti tra cui oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, aveva le manette ai polsi e i piedi bloccati con una piccola corda che gli era stata messa per impedirgli di scalciare. Adesso la procura di Firenze ha aperto un’inchiesta.

Come riportato dal Corriere, la richiesta di intervento al 118 è delle 18,30 di ieri pomeriggio, 17 gennaio. Secondo quanto è stato ricostruito, il cittadino tunisino si era presentato in uno stato di alterazione forse dovuto all’assunzione di alcol, nel negozio Taj Mahal di via Ferrucci in centro a Empoli. Il Taj Mahal vende alimentari, spezie e svolge anche servizio di money transfer. Arafet Arfaoui voleva trasferire del denaro, 20 euro. Siccome il titolare del negozio, un cittadino indiano, temeva che la banconota fosse falsa, ha rifiutato il servizio. Da lì è nata una discussione e il commerciante ha chiesto l’intervento di una volante della polizia.

Durante il controllo il nordafricano è apparso molto agitato, poi, dopo aver mostrato i documenti, è schizzato fuori dal locale e si è rifugiato in una macelleria distante pochi metri. Gli agenti l’hanno raggiunto e hanno cercato di calmarlo, ma lui è corso di nuovo fuori ed è ritornato dentro al money transfer. Qui, dopo un breve parapiglia, i due poliziotti l’hanno ammanettato a terra e poi, visti i tentativi di liberarsi, hanno chiesto al titolare una corda per legargli le caviglie e impedirgli di scalciare. L’uomo è rimasto per diversi minuti a terra, ammanettato: secondo le prime testimonianze, gli agenti non avrebbero esercitato pressione sul suo corpo e si sarebbero limitati a contenere i suoi tentativi di divincolarsi. Sul posto è arrivata una dottoressa del 118 per sedarlo, ma dopo pochi minuti più tardi l’uomo ha accusato un malore e ha perso conoscenza. I tentativi di rianimarlo sono andati avanti per circa un’ora, senza risultati. Gli accertamenti sono condotti dalla squadra mobile di Firenze e proseguono per incrociare le testimonianze con le immagini delle telecamere del negozio, che avrebbero ripreso tutte le fasi del fermo.

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