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Canile di Quartu: “Il Comune vuole deportare i cani”. Elena Pisu comincia la battaglia

lucky tana di bau

Lucy, 3 anni, cerca adozione, si trova alla Tana di Bau, 328 3661490

C’è incredulità fra i volontari e gli amanti degli animali che da anni seguono e supportano le attività di lotta al randagismo della cooperativa Bau Club Onlus. Tana di Bau, il canile comunale di Quartu Sant’Elena gestito dalla cooperativa, sarà chiuso e dismesso. Lo ha stabilito una determina del 31 dicembre 2018 del dirigente del comune di Quartu.

Ma la responsabile della Bau Club, Elena Pisu, è pronta a combattere per i “suoi” cani: “Il canile comunale di Quartu chiude, l’amministrazione comunale ha fatto una scelta precisa, deportare i cani fuori dal territorio. Il tutto è stato fatto con una determina di un dirigente senza avere neanche il coraggio di fare una delibera di giunta. Il perché di tutto ciò? Pare una questione di risparmio: ma quale risparmio, mi chiedo, visto che il canile comunale in questi ultimi 5 anni ha fatto risparmiare al comune di Quartu, centinaia di migliaia di euro? Quale risparmio se al canile comunale solo nell’ultimo anno sono stati adottati più cani di quelli entrati?”.

La responsabile della struttura continua: “Invito il sindaco e gli assessori ad essere presenti il giorno in cui i cani saranno infilati a forza dentro le gabbie, quando si sbatteranno e urleranno mentre saranno trasportati non si sa dove. Sindaco Delunas, sarà il giorno in cui finalmente metterà piede in canile visto che non lo ha mi fatto?”. Elena Pisu, responsabile della Bau Club Onlus invita tutti a promuovere ora come non mai le adozioni dei cani ospiti del canile, per informazioni telefonare al numero 328 366 1490.

Il 2018, come reso noto dalla stessa Pisu, è stato più che positivo: 81 ingressi, 85 adozioni, 10 posti liberi. “Non sono certa che gli amministratori quartesi conoscano questi dati. Oltre a questi potrei aggiungere i cani di proprietà chippati gratuitamente, le sterilizzazioni gratuite dei cani padronali, le sterilizzazioni gratuite dei cani degli ovili, i cani che non abbiamo fatto entrare in canile e la costante sensibilizzazione verso la comunità. Infine ma non meno importante, voglio ricordare tutti i gatti recuperati dal territorio quartese, sterilizzati, curati, mantenuti e dati in affido”.

 

 

 

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