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Cesare Battisti atteso in Italia alle 11:30. “Sconterà l’ergastolo”, assicura il Ministro della Giustizia

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Foto profilo Twitter della Polizia di Stato

L’ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo era in fuga da 37 anni. Dopo l’evasione fugge prima in Francia e poi in America Latina. In Brasile gli viene concesso lo status di rifugiato politico. Ma, con la caduta dei socialisti, l’aria inizia a farsi pesante per lui. Due giorni fa è stato arrestato in Bolivia.

È atteso alle 11.30 all’aeroporto romano di Ciampino il volo che sta riportando in Italia Cesare Battisti, l’ex terrorista arrestato due giorni fa dall’Interpol e subito estradato in Italia. Come riporta Repubblica, l’arrivo del volo speciale è quindi in anticipo di un’ora rispetto all’indicazione originaria. Non appena sbarcherà dall’aereo sarà preso in consegna dal Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria e portato nel carcere di Rebibbia. Ad attendere il suo arrivo all’aeroporto di Ciampino ci saranno anche Salvini e Bonafede. “Sconterà l’ergastolo”, per i quattro omicidi per cui è stato condannato, assicura il ministro della Giustizia.

Battisti è stato preso a Santa Cruz, una città della Bolivia centrale, rintracciato grazie a un intenso lavoro di pedinamenti, geolocalizzazioni, 15 telefoni, pc e tablet intestati a prestanome sotto controllo. L’ex terrorista aveva fatto perdere le sue tracce a dicembre dopo che era stato spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura: in Brasile, a Cananea, sulla costa di San Paolo, dove risiedeva, non lo vedevano ormai da metà novembre. Ad eseguire l’arresto è stata una squadra speciale dell’Interpol, con agenti boliviani, italiani e brasiliani. Al momento dell’arresto Battisti aveva barba e baffi, non era armato e non ha opposto resistenza. Ha parlato in portoghese per rispondere alla polizia e ha mostrato un documento brasiliano che confermava la sua identità.

 

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