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“Malta faccia sbarcare donne e bambini, li accoglieremo in Italia”, dice Di Maio. Ma Salvini non cambia idea

sea watch

Sui migranti si accende lo scontro del governo. Al centro del contendere il destino delle due navi – Sea Watch e Sea Eye – con 49 persone a bordo in balia del Mediterraneo da due settimane. Il vicepremier Luigi Di Maio scrive su Facebook: “Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia. Li accoglieremo. Siamo pronti ancora una volta a dare, come sempre, una lezione di umanità all’Europa intera. Dopo che donne e bambini saranno sbarcati delle due navi ong ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di Stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese. Ancora una volta solo l’Italia viene chiamata in causa. Malta non fa attraccare le imbarcazioni nonostante siano nelle loro acque territoriali a un miglio dalla costa. Tutta l’Europa se ne frega. Non possiamo continuare a cedere a questo ricatto. Ma per me nessun bambino con la sua mamma può continuare a stare in mare ostaggio dell’egoismo di tutti gli Stati europei”.

Come riportato da Repubblica, il ministro degli Interni replica: “Il traffico di esseri umani va fermato: chi scappa dalla guerra arriva in Italia in aereo non con i barconi”. E ancora: “Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Meno partenze, meno morti. Io non cambio idea”. Due giorni fa le autorità de La Valletta avevano permesso alle due imbarcazioni di ripararsi nelle acque maltesi, ma sempre negando l’approdo in porto. Mentre si moltiplicavano gli allarmi per le condizioni sanitarie dei migranti, compresi i bambini.

Oggi uno dei naufraghi a bordo della SeaWatch si era gettato in acqua cercando di raggiungere Malta a nuoto. Anche il Consiglio d’Europa era intervenuto, nel pomeriggio, dicendo:  “Gli Stati non devono ritardare oltre l’offerta di un porto sicuro per i bambini, le donne e gli uomini che sono a bordo delle due navi”.

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