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Decreto sicurezza, Solinas ai sindaci: “Date un cattivo esempio, le leggi vanno rispettate”

Matteo Salvini e Christian Solinas al mercato di Cagliari

Matteo Salvini e Christian Solinas al mercato di Cagliari

«Le leggi, piacciano o meno, si rispettano. E politicamente gravissimo oltre che penalmente rilevante che un sindaco ritenga di poter disapplicare unilateralmente una legge approvata dal Parlamento e promulgata dal Presidente della Repubblica». Così Christian Solinas, candidato alla presidenza della Sardegna per il centrodestra, ha replicato, dai microfoni dell’Adnkronos, ai sindaci sardi, tra cui Zedda (Cagliari), Sanna (Sassari) e Bruno (Alghero), che avevano dichiarato di non volersi opporre al decreto sicurezza del governo gialloverde. 

«Se ognuno scegliesse una legge che non condivide e la disaplicasse – ha spiegato l’esponente del Psd’Az, partito alleato con la Lega di Salvini – sarebbe davvero il caos e soprattutto i primi cittadini dovrebbero ben comprendere che, rappresentando un’istituzione, hanno il dovere di dare un esempio positivo ai cittadini che amministrano e di non strumentalizzare in modo demagogico le norme per celebrare la propria ideologia personale».

Nella giornata di ieri, dopo le parole contro il decreto sicurezza espresse dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, diversi primi cittadini si erano accodati al coro. Oltre a Nardella (Firenze), Sala (Milano), De Magistris (Napoli) e Decaro (Bari), anche in Sardegna, Nicola Sanna e Mario Bruno, sindaci di Sassari e Alghero e Massimo Zedda, primo cittadino di Cagliari e rivale di Solinas con il centrosinistra, avevano manifestato il proprio dissenso.

 

Lo afferma all’Adnkronos Christian SOLINAS, segretario nazionale del Partito Sardo d’Azione, candidato per il centrodestra alla Presidenza della Regione Sardegna, in merito alle polemiche su Decreto Sicurezza. “Se ognuno scegliesse una legge che non condivide e la disaplicasse – prosegue SOLINAS – sarebbe davvero il caos e soprattutto i primi cittadini dovrebbero ben comprendere che, rappresentando un’istituzione, hanno il dovere di dare un esempio positivo ai cittadini che amministrano e di non strumentalizzare in modo demagogico le norme per celebrare la propria ideologia personale

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