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Sicurezza: Zedda insieme a Bruno e Sanna contro Salvini. “Il dl renderà le nostre città più insicure”

salvini sindaci sardi collage

Per il momento nessun atto di disobbedienza, ma anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, boccia e dichiara guerra al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Le conseguenze? “Renderà le nostre città più insicure – spiega all’ANSA il primo cittadino – Il governo, non essendo capace di garantire lavoro e sviluppo, pensa di distrarre l’attenzione con i temi della sicurezza“. E ancora. “Mi riconosco nelle parole del Presidente Mattarella pronunciate nel messaggio di fine anno: la sicurezza c’e’ se tutti si sentono rispettati”, chiarisce Zedda. Pronto alla lotta. “Con l’Associazione dei Comuni – annuncia – stiamo definendo, in queste ore, quali azioni portare avanti perchè siano rispettati i principi costituzionali e perchè venga modificato il decreto”.

Stessa opinione il sindaco di Alghero, Mario Bruno. “Lo abbiamo già scritto al presidente Conte: pronti a sospendere gli effetti nei nostri Comuni se non ci sarà un confronto nel merito con i sindaci, con chi vive i problemi da vicino. Siamo abituati a risponderne. Da tutti i punti di vista. Per tutti i nostri concittadini. Salvini non ci spaventa“. Così il primo cittadino della città catalana in merito alle polemiche sulla disobbedienza di alcuni sindaci, a partire da quello di Palermo Leoluca Orlando, rispetto al dl sicurezza e alle reazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini. “A volte bisogna andare controcorrente per non appoggiare una pericolosa deriva razzista – spiega Bruno – Faremo ciò che è giusto, tenendo conto innanzitutto della nostra coscienza e della nostra umanità, come facciamo ogni giorno”.

“Nella nostra città è in atto un percorso di accoglienza e integrazione al quale non siamo disposti a rinunciare“. Lo ha detto il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, a proposito della polemica sul dl sicurezza e la minaccia di disobbedienza da parte di un gruppo di primi cittadini. “Questa mattina ho incontrato i funzionari del Comune per chiedere loro di essere informato di ogni richiesta che arriva all’anagrafe – spiega Sanna – valuterò di volta in volta la situazione e interverrò, se necessario, come primo ufficiale dell’anagrafe”. Il sindaco di Sassari sottolinea che “nessun diritto deve essere negato: nei prossimi giorni – annuncia – incontrerò, insieme alle assessore competenti, i responsabili dei Cas e del progetto Sprar per monitorare la situazione in città”.

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