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Profondo Rossoblù. Cagliari-Torino: rossoblù “incastrati” dagli infortuni

Cagliari - Torino FOTO CAGLIARI CALCIO

Cagliari - Torino FOTO CAGLIARI CALCIO

di Andrea Congiu

Ieri non è stato il solito Cagliari. A causa dei numerosi infortuni, primo fra tutti quello capitato a Castro e delle condizioni precarie di Pavoletti, la squadra è apparsa imballata, senza soluzioni finali. È tornata a prevalere la quantità sulla qualità. Con due sole eccezioni: Cragno e Barella. I due azzurri hanno tenuto alta la bandiera dei quattro mori ed hanno contribuito in modo determinante ad evitare la quinta sconfitta del campionato.

Il vento gelido ha fatto il resto, spegnendo in fretta gli entusiasmi per un possibile aggancio in classifica a quota 17. A proposito di numeri, l’unica cosa che separa il Cagliari da Fiorentina e Torino, decime a pari merito con 18 punti, è una vittoria in meno. Invece, i pareggi sono 6 come quelli dei toscani e dei granata. La squadra sarda vince poco, solo tre volte in tredici partite, come Udinese ed Empoli, meno della Spal.

La prossima partita tiene tutto l’ambiente rossoblù col fiato sospeso. Il Frosinone ha 7 punti con una sola vittoria all’attivo. Il rischio di venire risucchiati nella zona salvezza da conquistare è concreto perché la squadra sarda ha perso alcune certezze che aveva faticosamente conquistato dalla gara contro il Bologna in poi. Al condottiero Maran spetta l’onere di trovare soluzioni alternative in attesa del mercato invernale. Ai tifosi non resta che fantasticare in positivo, immaginando salvifici spostamenti sullo scacchiere rossoblù. Accantonate le speranze riposte su Farias e Sau, l’invenzione potrebbe stare nella nuova coppia d’attacco Cerri-Pavoletti, con Jp 10 nel ruolo di Castro. In attesa di sviluppi tattici, il doveroso omaggio al grande Bertolucci, impone di pensare ad un Cagliari di dreamers, inguaribili sognatori che non si accontentano mai, a dispetto degli ostacoli che, a volte, appaiono insormontabili.

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