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Tragedia nel mare del Sulcis: il motore si rompe e i migranti si buttano in mare. Due morti, otto dispersi e tre superstiti

Operazioni di ricerca dei migranti dispersi nel Sulcis - Foto Guardia Costiera

Operazioni di ricerca dei migranti dispersi nel Sulcis - Foto Guardia Costiera

Tredici migranti algerini stavano cercando di raggiungere la Sardegna a bordo di un piccolo barchino fatiscente quando a un certo punto, a circa 1 km dall’isola del Toro, il motore è andato in avaria. Tre di loro sono rimasti a bordo, gli altri dieci si sono buttati in mare per cercare di raggiungere la terra ferma a nuoto. I corpi di due di loro sono stati trovati tra ieri e oggi senza vita dagli uomini della Guardia Costiera.

Questa la cronologia dell’ennesima tragedia del mare, che questa volta riguarda la Sardegna da vicinissimo. La rotta algerina ha visto arrivare negli ultimi anni in Sardegna migliaia di migranti, tutti arrivati con le stesse modalità, ma fino ad oggi non si erano registrate tragedie in mare.

Il bilancio per ora è di due morti, tre superstiti e otto dispersi. Le ricerche da parte della Guardia Costiera proseguono senza sosta e si teme che il destino degli otto dispersi possa essere lo stesso dei due malcapitati. Le ricerche erano iniziate nella giornata del 15, quando era arrivata notizia del barchino alla deriva, poi individuato ieri da un elicottero di Frontex. Dopo aver messo in salvo i tre superstiti sono iniziate le operazioni di ricerca degli altri dieci migranti. Nella tarda serata di ieri, a 5 miglia ad ovest dall’Isola del Toro è stato ritrovato da un battello della Guardia Costiera il corpo esanime di uno dei migranti dispersi. Nella mattinata di oggi  è stato impiegato anche un elicottero dell’Aeronautica Militare, che ha individuato a circa 4 miglia ovest dall’isola del Toro un secondo corpo esamine che è stato recuperato dalla Motovedetta Guardia Costiera CP 812 e sbarcato a Sant’Antioco.

 

 

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