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(VIDEO) Morirono in mare: Cagliari commemora i 18 migranti seppelliti a San Michele

Questo pomeriggio al cimitero di San Michele si è svolta la commemorazione dei 18 migranti morti al largo della Libia e seppelliti dopo oltre due anni nel camposanto cagliaritano. Erano stati recuperati in mare e portati a Cagliari a bordo di una nave insieme ad altri che invece fortunatamente sono sopravvissuti.

Nella sala culto del cimitero sono intervenuti i rappresentanti di diverse comunità di immigrati residenti in Sardegna, ma anche rappresentanti istituzionali dal sindaco Massimo Zedda all’assessore regionale agli Affari generali Filippo Spanu. Sono state lette testimonianze di migranti, poesie e preghiere musulmane e cristiano-ortodosse, religioni di appartenenza delle vittime. «Dobbiamo farci promotori dell’accoglienza e dell’integrazione – ha detto l’assessore Spanu – La morte di queste persone che ricordiamo oggi deve spingere le istituzioni e la società civile ad impegnarsi a costruire una società migliore fondata sull’umanità e non sulla paura».

Sono stati poi depositati dei fiori nell’area in cui sono sepolti i migranti con una fascia commemorativa con su scritto “Per non dimenticare”. Tombe senza nomi, perché purtroppo di loro non si è mai saputa l’identità. «Fino a oggi la loro stella non brillava, ma ora ha cominciato a splendere – ha detto Genet Woldu Keflai dell’Associazione nazionale “Oltre le frontiere” (Anolf) – In questo periodo buio che stiamo vivendo, vi chiediamo solo una cosa: non lasciateci soli. Restiamo umani».

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