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I pescatori di Santa Gilla appesi a un filo. Dopo la fumata nera del Consiglio ora la parola alla Giunta

I pescatori di Santa Gilla sono appesi alla speranza che la Giunta regionale possa sbloccare in qualche modo i risarcimenti che i quasi 300 pescatori del Consorzio di Santa Gilla attendono da mesi, dopo il blocco della pesca e i danni irreparabili agli allevamenti dello stagno.

Da qualche settimana si parlava di una legge già depositata e che il Consiglio regionale avrebbe dovuto approvare per garantire ai pescatori i risarcimenti ma ieri il Consiglio non ha né discusso, né tanto meno varato la proposta. È stato però approvata una risoluzione della commissione Attività produttive che impegna il presidente della Regione a “Concedere appositi indennizzi alle imprese interessate o, se possibile, direttamente ai singoli lavoratori, anche attraverso il coinvolgimento dei Comuni di residenza”. Parallelamente, poi, il documento impegna ad “attivare nelle zone interessate, attraverso il progetto Lavoras, iniziative finalizzate ad assicurare continuità lavorativa e di reddito ai lavoratori coinvolti”.

Ora, quindi, la parola passa alla Giunta regionale che dovrà stanziare le risorse prendendole dal Feamp, il fondo per la politica marittima e della pesca dell’Ue a valere per il periodo 2014-2020, e assegnandole attraverso un bando ad hoc che è stato previsto entro novembre. In attesa di conoscere l’esito dei lavori della Giunta, i pescatori hanno interrotto le manifestazioni di protesta, con la sola richiesta di essere ricevuti dal presidente Francesco Pigliaru.

 

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