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(VIDEO) Forza Italia, nuovo passo verso il disgelo ma nessuna novità sul nome del candidato per le Regionali

Ugo Cappellacci e Salvatore Cicu

Si è chiuso senza il botto l’attesissimo nuovo confronto interno a Forza Italia Sardegna. Dopo lo strappo della settimana scorsa e la prima resa dei conti, andata in scena non più tardi di 72 ore fa, il (secondo) faccia a faccia tra il coordinatore Ugo Cappellacci e il cosiddetto gruppo dei “dissidenti”, capeggiato dalla consigliera regionale Alessandra Zedda e dall’eurodeputato Salvatore Cicu, ha prodotto (sostanzialmente e prevedibilmente) un netto riavvicinamento tra le parti ma zero sorprese.

Salvatore Cicu, Alessandra Zedda e Ugo Cappellacci

Tanto per intenderci, in vista delle prossime elezioni regionali, nessun nominativo è filtrato dal chiuso delle quattro mura teatro del meeting, anche se gli azzurri hanno lasciato intendere che, sul fronte candidature, faranno sentire il loro peso agli alleati di centrodestra.

«L’incontro è stato positivo e ha certificato che il dialogo c’è ed è costruttivo – ha affermato Cappellacci, protagonista della riunione, tenutasi in Consiglio regionale, insieme ai già citati Zedda e Cicu e al senatore Emilio Floris -. Il partito è unito e coeso e adesso non resta che mettere a punto gli aspetti operativi per poter affrontare al meglio tutti i fondamentali appuntamenti che ci aspettano».

«Forza Italia è salda ed è pronta ad assumere un ruolo di traino all’interno della coalizione – gli ha fatto eco Cicu, firmatario lo scorso 15 ottobre, con la Zedda e altri quattro “ribelli”, di un documento in cui si chiedeva un cambio di rotta nella gestione del partito -. C’è una comunità, c’è un patrimonio che vuole rivendicare una partecipazione e noi stiamo lavorando affinché questa partecipazione sia la più reale ed effettiva possibile sui temi cari ai sardi: su tutti, l’insularità, la zona franca e la continuità territoriale».

(Ri)affermata con forza la sua compattezza, Forza Italia Sardegna non si è invece ancora ufficialmente espressa per quanto riguarda il nome del candidato da presentare al tavolo degli alleati per le Regionali 2019. Un’idea c’è ma «prima di esporla – ha spiegato Emilio Floris – dobbiamo attendere che si chiariscano alcune situazioni a livello nazionale». Il riferimento è ovviamente alla Lega e a Matteo Salvini, che a breve verrà in visita nell’Isola e con cui gli azzurri dovranno trattare.

Al di là del toto-nome, «di certo – ha concluso Cappellacci – ciò che serve al partito è dotarsi di una struttura che coinvolga tutte le sue anime, valorizzando l’enorme patrimonio di cui dispone».

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