Site icon cagliari.vistanet.it

Uta, tenta il suicidio e viene salvato da un agente. Caligaris (Sdr): “Segnale di fragilità del sistema”

Uta carcere

«Da troppo tempo si registrano nella Casa Circondariale di Cagliari-Uta segnali preoccupanti. Sintomo della debolezza di un sistema che non può gestire il disagio mentale, sempre crescente, senza un numero adeguato di operatori». Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento al tentativo di suicidio scongiurato stamattina dall’encomiabile gesto di un Agente Penitenziario, che ha sorpreso un detenuto di 25 anni mentre cercava di impiccarsi con i suoi stessi indumenti.

«La fragilità delle persone – afferma – si esprime in modo esasperato in una struttura dove sono indispensabili figure professionali (psichiatri e psicologi) in numero adeguato ai bisogni. Oggi la realtà del carcere cagliaritano sembra prossima a quella di un ospedale psichiatrico con situazioni che devono essere affrontate in modo serio e differenziato».

«La carenza di personale a tutti i livelli, compreso il coordinatore medico ancora provvisorio dopo 5 mesi, non aiuta – conclude Caligaris – a mantenere un clima costruttivo e indirizzato al reintegro sociale di chi sta scontando una pena».

Exit mobile version