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Un tir con la scritta “Basta Tirrenia” al ministero dei Trasporti: Mauro Pili porta a Toninelli 61mila firme dei sardi

Mauro Pili Basta Tirrenia

Mauro Pili al Ministero con le firme contro Tirrenia - Foto Mauro Pili

Mauro Pili ha portato al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli le 61mila firme raccolte in Sardegna in questi mesi che chiedono la revoca della convenzione tra lo Stato Italiano e Tirrenia per il trasporto marittimo tra la Sardegna e la Penisola. Insieme alle firme l’ex deputato e leader di Unidos ha portato a Roma un tir recante la scritta a caratteri cubitali “Basta Tirrenia”.

«Subito un vertice al ministero delle Infrastrutture sugli aumenti del trasporto merci, esame attento dei contenuti della petizione popolare firmata da 61 mila cittadini, attenzione sull’attuazione della convenzione e sul mancato pagamento dei 180 milioni di euro da parte di Onorato allo Stato – ha commentato Pili alla stampa -. Verifica immediata sulla vendita della nave Aurelia con un guadagno di dieci volte tanto da quanto deciso dal precedente governo. La consegna della montagna di firme raccolte per la revoca della convenzione con la Tirrenia ha segnato un primo importante traguardo: lo scandalo Tirrenia è sul tavolo del Ministro Toninelli. Ora nessuno potrà dire di non sapere quanto sta succedendo ed è successo sulla vicenda dei 73 milioni di euro regalati a Onorato per la gestione di una continuità territoriale fallimentare, inadeguata e scandalosa. Sul tavolo del governo abbiamo posto anche il tema della sicurezza del trasporto ricordando che nemmeno quattro giorni fa una nave della Tirrenia, la Moby Dada è rimasta ferma in mezzo al mare per oltre tre ore priva di motori. Si rischia ogni giorno con una gestione della continuità territoriale affidata a navi vecchie e totalmente inadeguate. Sul tavolo del ministro è stata posta con forza anche l’esigenza di bloccare immediatamente gli aumenti del 50% sulle tariffe per il trasporto merci da e per la Sardegna che scatteranno dal prossimo 1 novembre. Abbiamo chiesto di convocare un immediato vertice per scongiurare azioni eclatanti come il blocco dei porti. I vertici del ministero hanno rassicurato su un immediato incontro sulla questione chiedendo di soprassedere per il momento su eventuali iniziative di lotta».

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