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Uranio impoverito, Cassazione condanna la Difesa per la morte del sassarino Salvatore Vacca

Salvatore Vacca

Salvatore Vacca

Sentenza storica della Corte di Cassazione che ha condannato il Ministero della Difesa per la morte del militare della Brigata Sassari Salvatore Vacca.

Come ha spiegato Domenico Leggiero, dell’Osservatorio Militare è stato «riconosciuto il nesso causale tra uranio impoverito e patologie tumorali e riconosciuta la “colpa” dell’Amministrazione della Difesa nell’aver ignorato i pericoli nell’esporre i nostri militari su teatri operativi in cui vi era stato l’utilizzo di munizionamento all’uranio impoverito».

Il caporalmaggiore Salvatore Vacca, originario di Nuxis, è morto l’8 settembre 1999 a soli 23 anni, un anno dopo aver partecipato a una missione in Bosnia Erzegovina nel novembre del 1998.

La Corte di Cassazione ha rigettato due motivi del ricorso avanzato dalla Difesa contro la decisione della Corte d’appello di Roma che aveva confermato la condanna in primo grado del ministero, accusato di “condotta omissiva”. La terza parte del ricorso, quello riguardante i risarcimenti, è stata accolta dalla Cassazione.

 

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