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Fabio Aru: è crisi nera alla Vuelta di Spagna, il sardo esce di classifica e il Mondiale è a rischio

Continua la stagione no di Fabio Aru. Il ciclista sardo nella tappa regina della Vuelta di Spagna, la quindicesima da Ribera de Arriba a Lagos de Covadonga, è arrivato con un ritardo superiore ai cinque minuti dal vincitore di giornata, il francese Thibaut Pinot. Il sardo ha patito sin da subito i ritmi forsennati sugli oltre 4.000 metri di dislivello che hanno caratterizzato la frazione della corsa a tappe spagnola. E dire che ieri, sull’arrivo a Les Praeres l’ex campione italiano della UAE Emirates aveva lanciato segnali positivi in uno dei traguardi in salita più temuti dell’intera Vuelta. Aru aveva chiuso decimo, con alcuni secondi di distacco dai primi e dalla maglia rossa Simon Yates, ma mostrando una ritrovata condizione. Evidentemente però quella che sembrava una flebile luce all’interno della stagione buia per il sardo è stata solo una speranza disillusa.

Con il ritardo di 5 minuti e 19 secondi patito oggi a  Lagos de Covadonga Fabio Aru lascia definitivamente i sogni di classifica per questa Vuelta 2018. Il sardo già prima della partenza della quindicesima tappa era attardato con oltre tre minuti da recuperare sul leader Yates in maglia rossa. La speranza era però quella di vederlo nuovamente protagonista e visti i segnali positivi ci si poteva aspettare un ritorno almeno tra i primi dieci della generale.  Anche perché lo stesso Aru aveva dichiarato di stare finalmente bene e di sentirsi meglio rispetto ai mesi passati. Evidentemente però le gambe non sono più quelle che lo avevano portato al successo di tappa e ad indossare la maglia gialla nel Tour De France dello scorso anno.

Uscito di classifica dalla Vuelta è probabile che ora Fabio Aru sarà marcato meno stretto dai contendenti per il successo finale e il sardo ridimensionando gli obiettivi potrebbe cercare un successo di tappa da qui alla fine della corsa spagnola, magari con una fuga da lontano. Va detto però che in una delle stagioni più complicate da quando è diventato professionista il futuro del ciclista di Villacidro resta un rebus. Se la condizione restasse questa non è da escludere che il c.t. della Nazionale Cassani non lo convochi per i prossimi Mondiali in linea di Innsbruck. Inoltre dopo aver rivisto la preparazione e l’alimentazione in seguito alle scarse prestazioni e al conseguente ritiro dall’ultimo Giro d’Italia è possibile che Aru debba rivedere le proprie priorità per tornare protagonista in futuro. Ha ancora senso per il ciclista sardo tentare l’assalto a una grande corsa a tappe o sarebbe meglio concentrarsi sulle gare di un giorno e magari provare ad andare solo a caccia di vittorie singole nelle tre grandi competizioni come Vuelta, Giro d’Italia e Tour de France? La risposta al momento non sembra saperla nemmeno lo stesso Fabio.

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