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Tenta ripetutamente di investire il “rivale” e lo minaccia di morte con una “leppa”

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Ieri, 9 agosto 2018, ad Arbus, il personale della stazione, insieme a quello del posto di Torre dei Corsari e del dipendente norm-aliquota radiomobile, a conclusione di attività di indagine, procedevano all’arresto per minaccia aggravata, lesioni personali e porto di armi ed oggetti atti ad offendere di Mosè Mugheddu, 31enne, disoccupato di Gonnosfanadiga.

L’uomo nella stessa serata, mentre si trovava in via Dante, Arbus, a bordo della sua vettura Fiat Panda, nell’incrociare un 31enne, verso il quale nutriva motivi di astio pregresso, che al momento viaggiava a bordo del proprio ciclomotore unitamente ad un suo amico, prima lo tamponava e poi, fermati i mezzi, lo minacciava di morte estraendo un coltello a serramanico. Risalito in auto, il Mugheddu ingranava la marcia della vettura ed investiva nuovamente il ciclomotore sul quale sedeva al momento solo la vittima, che con un balzo sul cofano anteriore della vettura riusciva ad evitare l’impatto.

Mugheddu subito dopo fatte alcune manovre, tentava nuovamente di investire il 31enne stringendolo con la vettura contro un portone di un abitazione. Riuscito a ripararsi all’interno di un esercizio pubblico li presente la vittima richiedeva l’intervento di una pattuglia di carabinieri, che giunti pochi minuti dopo, procedevano al controllo del Mugheddu che si trovava ancora sul luogo a bordo della sua vettura, nel corso del quale veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico tipo arburesa, mentre la vittima visitata dalla locale guardia medica veniva giudicato guaribile in 4 giorni. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, veniva accompagnato, in regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa di udienza.

 

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