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M5S, attivisti in rivolta contro Mario Puddu: “È indagato, si revochi la candidatura”

Mario Puddu con Luigi Di Maio

Mario Puddu con Luigi Di Maio in un incontro ad Assemini

«Noi attivisti del Movimento 5 Stelle siamo indignati davanti alla evidente infrazione del nostro codice etico, da parte del candidato Puddu Mario, che oggi si afferma primo candidato del Movimento cinque stelle Sardegna con l’onere di Governatore». Con queste parole diversi attivisti sardi del Movimento cinque stelle hanno chiesto a Beppe Grillo e a Luigi Di Maio di revocare la candidatura a governatore di Mario Puddu.

«Il Signore citato – si legge nella petizione lanciata su Change.org – chiede il rito abbreviato dopo la richiesta da parte del giudice di 1 anno di reclusione per il reato di abuso d’ufficio. A nome di tutti gli attivisti chiediamo fermamente e secondo le regole del nostro statuto di revocare la nomina di candidato alla Regione Sardegna al Sig. Puddu Mario, in quando ad ottobre potrebbe essete condannato».

L’ex sindaco di Assemini andrà a processo a ottobre per abuso di ufficio dopo essere stato accusato da tre consigliere dissidenti del M5S di aver riorganizzato l’organigramma del Comune di Assemini penalizzando una dipendente che si era costituita parte civile. Puddu, che ha vinto le “regionarie” del Movimento cinque stelle con il 54% delle preferenze, ha chiesto di essere processato con il rito abbreviato secco senza condizioni.

«Chiediamo al nostro Capo Politico Luigi Di Maio di fermare questa azione Politica – si legge ancora – al Fine di tutelare lo statuto del Movimento affinché nessuno si senti autorizzato ad infrangere le regole, in caso contrario siamo fiduciosi verso il nostro Garante Beppe Grillo. Al fine di evitare un attacco mediativo chiediamo al Sign. Puddu Mario di retrocedere per il bene e la credibilità del Movimento cinque stelle».

 

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