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Andrea Mura si dimette, ma era il vincitore del collegio uninominale. Ecco cosa succederà

Andrea mura si dimette ecco cosa succede

Andrea Mura ha formalmente presentato le dimissioni da parlamentare al presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, come da prassi istituzionale. C’è da sapere però che le dimissioni di un parlamentare non sono un fatto immediatamente automatico, ma prevedono un iter molto preciso e, in questo caso, una novità assoluta visto che il velista cagliaritano era entrato in Parlamento come vincitore del suo collegio uninominale.

Innanzitutto, dopo che un parlamentare presenta le sue dimissioni si mette in moto un complesso iter istituzionale, reso ancora più complesso dal fatto che Mura si dimette non per sopraggiunti impegni istituzionali in conflitto di interessi con la carica di deputato (come per esempio può essere l’elezione a governatore di una regione o a sindaco di un Comune con più di 20mila abitanti), ma per scelta personale.

Nel primo caso le dimissioni sono una pura formalità. Nel caso di Mura – come spiega bene anche Open Polis – il presidente Fico informerà l’assemblea della richiesta di dimissioni. A quel punto, d’accordo con i capigruppo, il presidente calendarizzerà una discussione apposita. Una volta in aula il parlamentare deve spiegare le motivazioni che lo hanno indotto a presentare le dimissioni, motivazioni su cui poi l’aula dovrà votare. Il voto ha lo scopo di tutelare il parlamentare (e quindi le istituzioni) da eventuali pressioni ricevute, che possono essere dal partito o anche esterne. Il voto su una persona, da regolamento, sia della Camera che del Senato, deve essere fatto a scrutinio segreto. È prassi che la prima votazione abbia esito negativo, come gesto di cortesia nei confronti del deputato o senatore. 

Le dimissioni non saranno quindi automatiche, anzi ci sono molte probabilità che vengano respinte più volte, come accaduto nella scorsa legislatura per il senatore del Movimento Cinque stelle e poi del gruppo Misto Giuseppe Vacciano, le cui dimissioni sono state respinte per ben 5 volte.

Qualora le dimissioni di Mura venissero accolte, si aprirebbe uno scenario tutto nuovo. Nella nuova legge elettorale con la quale si è votato il 4 marzo sono stati introdotti i collegi uninominali che quindi non prevedono una classifica tra candidati dello stesso partito che permetterebbe lo scorrere di una graduatoria, ma la sola vittoria del singolo candidato. Mura è risultato vincitore del suo collegio uninominale. Che succede quindi in caso di dimissioni ufficiali? In quel caso gli elettori facenti parte del collegio uninominale vinto dal velista cagliaritano ex 5 stelle dovrebbero tornare a votare attraverso consultazioni supplettive.

 

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