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Carcere minorile di Quartucciu: inaugurato il nuovo spazio all’aria aperta

Inaugurato nel carcere minorile di Quartucciu lo spazio per gli incontri all’aria aperta realizzato da una studentessa di Architettura dell’ateneo di Cagliari che ha dato la tesi, primo caso in Italia, proprio nell’istituto minorile. Il neo architetto, Alice Salimbeni: “Adesso mi piacerebbe continuare a fare progetti come questo”.

Come riporta Redattore Sociale, è stato inaugurato nell’Istituto penitenziario minorile di Quartucciu lo “Spazio per gli incontri all’aria aperta” pensato e realizzato da Alice Salimbeni, la studentessa universitaria, ora neo laureata magistrale in Architettura, che nel febbraio scorso, insieme ad altre laureande, Laura Spano e Giulia Rubiu, aveva chiesto e ottenuto, primo caso in Italia, di discutere la tesi proprio all’interno del carcere per minori.

“Nel mio primo ingresso in carcere – raccontava Alice presentando il progetto – la cosa che mi aveva colpito subito era che non si vedeva più il cielo, da nessuna parte. Se non in piccoli rettangoli stretti e lunghi. E che al di là delle mura non ci sono criminali ma ragazzi. Ho sentito subito la necessità di restituire a quei ragazzi una dimensione diversa, più vicina possibile alla quotidianità che hanno lasciato fuori”. Lo spazio degli incontri tra detenuti e familiari, completato da un’opera degli artisti La Fille Bertha e Alessio Errante, è stato realizzato grazie al contributo di numerosi donatori pubblici e privati.

Insieme al Rettore, Maria Del Zompo hanno partecipato all’evento Cristina Cabras, referente di Ateneo per il protocollo d’intesa con il Prap della Sardegna e referente alla Crui di Ateneo per le attività portate avanti con gli istituti penitenziari, Antonello Sanna, direttore del dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Architettura, Giampaolo Cassitta, dirigente del Centro di Giustizia minorile per la Sardegna, Enrico Zucca e Alessandro Caria, rispettivamente vicedirettore e comandante dell’Istituto minorile, i ragazzi detenuti, gli operatori e i volontari che hanno collaborato al progetto.

 

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